Siria, la Costituzione al test del voto Assad: siamo più forti dei blogger

Mentre continuano le violenze e la repressione delle forze di sicurezza di Damasco contro gli oppositori, i siriani ieri sono stati chiamati al voto per la nuova Costituzione che, secondo il governo, dovrebbe introdurre nel Paese il pluralismo politico. Sono circa 14mila i seggi elettorali in tutta la Siria e, secondo i dati del ministero dell'Interno, quasi 15 milioni gli aventi diritto al voto. L'opposizione ha annunciato il boicottaggio del referendum, sostenendo che il voto è «macchiato di sangue». Il governo dovrebbe diffondere i risultati già oggi.
Negli scontri di ieri, sono rimaste uccise almeno 18 persone. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, organismo di base a Londra. Nove persone sono rimaste uccise nei bombardamenti delle forze di sicurezza di Damasco contro la città di Homs, dove sono rimasti uccisi anche 4 militari fedeli al regime. Altri 5 soldati di Damasco sono rimasti uccisi negli scontri con i ribelli nella città meridionale di Daraa. «Sul terreno siamo noi i più forti» ha detto il presidente siriano, Bashar al Assad, dopo aver votato a Damasco sulla nuova Costituzione. «C'è un attacco dei media contro di noi - ha aggiunto - e loro possono essere più forti nella blogosfera, ma noi vogliamo vincere insieme sul terreno e nella blogosfera». L'affluenza alle urne è stata piuttosto massiccia a Damasco, mentre non si hanno notizie di quale sia la partecipazione nelle zone più colpite dalle violenze.
© 2012 Il Messaggero. Tutti i diritti riservati
SU