La sinistra siciliana nel caos

Dalla Rassegna stampa

Una candidatura forte e unitaria che superi le primarie». Così ieri Rita Borsellino. Anche se ha vinto, Ferrandelli non può essere il candidato del centro sinistra a Palermo. Ma se volevano una candidatura unitaria, le primarie che le hanno fatte a fare? «Emerge comunque un problema morale» sostiene la candidata che ha perso anche secondo i garanti che hanno esaminato il suo ricorso e sui problemi morali non si può transigere.

Del resto che Ferrandelli fosse moralmente inadeguato Luca Orlando, Borsellino & Co. l'hanno sempre sostenuto, tanto che prima del voto delle primarie gli hanno fatto firmare un impegno scritto a proposito delle alleanze. E Ferrandelli ha firmato. Poi ha vinto. Hanno denunciato brogli. I garanti hanno annullato il voto in un gazebo. Ma sempre Ferrandelli vince. Niente da fare: «Ci vuole un candidato autorevole», dicono i perdenti.

Bersani segue preoccupato la vicenda da Parigi, a prudente distanza. D'Alema pare deciso a intervenire, ma su una linea che sconfessa quella del segretario dicono i bene informati. Anna Finocchiaro ieri dava ragione alla Borsellino. Insomma, un manicomio. Non solo nel Pd. Nel frattempo il Terzo polo si è sfasciato, l'Udc ha il candidato in comune con i berlusconiani e Fli e Lombardo ne hanno un altro. Ma non se ne è accorto nessuno. Nel mettere in scena i propri guai la sinistra siciliana è bravissima. Quasi meglio del maestro Mimmo Cuticchio gran regista e cantore dell'Opera de Pupi. Ecco, lui sì che sarebbe un ottimo sindaco.

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