Il silenzio elettorale «violato» sulla Rete

Dalla Rassegna stampa

Uso massiccio di Internet e soprattutto dei social network in questa campagna elettorale. Ieri infatti proprio in questo modo è stato spesso violato il silenzio elettorale, con messaggi e interventi online. Scorrendo poi le pagine di Facebook, si trovano molti esempi di eccentricità: da quello che si candida «per cambiare il paese» a quello che vuole essere votato per «mantenere tutto come sta». Anche Twitter è un social molto usato, ma la sua natura «virale» rende impossibile seguire i singoli candidati, tanto che alla fine ci sono quelli che hanno provato a scrivere un programma in 140 e non ci sono riusciti. Navigando su Youtube, infine, si trovano le «eccellenze» della politica «fai da te», che hanno deciso di sfidare la politica tradizionale. Dal caso di Alfonso Restivo, detto Fonziu Purtusu, il «Paladino per Agrigento» che voleva candidarsi a sindaco della città con un programma-video in 25 punti, al candidato Claudio Moro, presente in versione Chuck Norris su Youtube.

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