Si salva la figlia di 12 anni che vede però uccidere il padre

Dalla Rassegna stampa

Una figlia di Osama bin Laden, di dodici anni, avrebbe assistito all'uccisione del padre durante il blitz notturno nella villa-bunker di Abbottabad. Un comunicato del ministero degli Esteri pachistano ha confermato la notizia aggiungendo che i familiari sono «tutti in mani sicure, alcuni di loro hanno bisogno di assistenza medica. E verranno consegnati ai loro Paesi di origine». Da indiscrezioni della stampa pachistana, quando il commando ha fatto irruzione avrebbe trovato diciassette-diciotto persone appartenenti a più famiglie che dormivano nelle sei camere da letto, tra cui diversi bambini dai 2 a 12 anni. In una di queste stanze c'era anche bin Laden presumibilmente insieme ad alcune mogli e bambini. Uno dei figli sarebbe stato «portato via» vivo dagli elicotteri insieme al cadavere «sfigurato» del leader di al Qaeda, al suo laptop e ad altri documenti, come ha riferito un agente dell'Isi. Gli altri familiari, tra cui due giovani donne (una moglie yemenita giunta di recente nella villa) sono stati legati mani e piedi e poi lasciati nel complesso perché «non ci sarebbe stato più posto sugli elicotteri».

La versione coincide con quella del quotidiano Dawn che riferiva del «corpo di un figlio di bin Laden» e di due guardie dei corpo trovati nelle camere. Altre due guardie, di origine afgana, sono state uccise in un'altra parte del complesso residenziale. I Navy Seals hanno anche ucciso i due fratelli «corrieri» che, secondo i vicini di casa, erano due «facoltosi uomini di affari pashtun». Il giornale precisa poi che «due mogli, sulla cinquantina, di cui una di origine yemenita, sono sopravvissute, mentre una terza donna è stata ferita ed è stata portata in un ospedale militare».

I militari pachistani hanno «prelevato in totale 9 bambini e bambine di età compresa tra i 2 e 12 anni, tra cui la figlia» scrive The Dawn, secondo cui l'età della bambina è appunto di 12 anni.

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