Sessanta piazza colorate di giallo. Primo sciopero nazionale degli stranieri

Dalla Rassegna stampa

Primo «sciopero nazionale» degli immigrati oggi in Italia. E' stato proclamato per rendere «visibili» gli stranieri che vivono e lavorano in Italia e per lottare contro il razzismo. Colore predominante sarà il giallo, scelto dagli organizzatori della protesta, che nasce dalla Francia e si allargherà anche ad altri Paesi europei come la Grecia e la Spagna.
In Italia saranno sessanta le piazze che si tingeranno di
giallo, «per sostenere l'importanza dell'immigrazione per la tenuta socio-economica del Paese», come ha annunciato il comitato «Primo Marzo 2010 Una giornata senza di Noi». Sono previste una serie d'iniziative nelle diverse città coinvolte: tra le altre, a Varese verrà offerto un pranzo etnico agli agenti della polizia penitenziaria; a Trieste si cancelleranno le scritte razziste dai muri; a Bologna ci sarà una mostra fotografica all'aperto con i volti dei «nuovi italiani»; a Milano verranno offerte delle lezioni di lingua straniera in piazza; a Roma ci saranno «lezioni di clandestinità» organizzate dagli studenti dell'Onda davanti al Parlamento. Alle 18.30, poi, in tutte le piazze coinvolte verranno liberati dei palloncini gialli, per ribadire il colore simbolo della  manifestazione.
Nata in maniera spontanea sul Web (grazie anche ad un gruppo sul social network Facebook) la protesta ha ricevuto numerose adesioni, tra cui Emergency, Amnesty, i missionari del Pime e Legambiente, partiti politici (Pd, Verdi, Sel e Rifondazione Comunista) e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cobas, che pur dando il loro sostegno, non hanno proclamato lo sciopero generale a livello nazionale. Le astensioni dal lavoro saranno, dunque, locali.
 

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