I separati in casa Tensione Bonino-Pd

Dalla Rassegna stampa

E La macchina del Pd viene giudicata «lenta ed elefantiaca», il partito «farraginoso neimovimenti» e intento più a litigare tra le varie correnti che a fare campagna elettorale. La scelta dell`ex dc di lungo corso, il senatore Lucio D`Ubaldo (area Marini) a responsabile del programma per l`intera coalizione, infine, è stata apprezzata molto poco, o quasi niente. C`è chi la liquida come «allucinante» e chi si limita a definirla «un po` troppo local». Nel senso di troppo interna alle logichedel Pd laziale e di troppo distante dall`apertura mentale e ideale della
candidata. Insomma, tra i radicali che contano e nello stesso comitato elettorale della Bonino le critiche nei confronti del Pd si sprecano, e le insoddisfazioni per come i Democratici stanno gestendo la macchina sono molte. Inoltre, anche a livello nazionale, il caso del regolamento Beltrandi e lo scontro tra radicali e Pd in commissione di Vigilanza Rai non aiuta certo a svelenire il clima. Pubblicamente, Emma si è limitata a invitare tutti a superare la «depressione» del post-Marrazzo e a chiedere «più convinzione» nell`appoggio che le serve, da parte degli alleati, limitando i rimproveri a «un corpo del partito che ha un po` stentato». Ma c`è chi va oltre.
La campagna di affissione dei manifesti pubblicitari, a partire dai 6x3, ancora non è partita, mentre la faccia di Renata Polverini (e dei candidati Pdl) tappezza Roma, come Massimo Bordin ricorda con disappunto tutte le mattine su Radio Radicale. L`agenda incontri della Bonino langue, e il giro nelle province stenta a decollare: la Bonino è stata solo a Frosinone, finora, sabato sarà a Latina e Fondi (nella "tana del lupo" del ras Pdl Fazzone), si attendono notizie da Viterbo. Anche il coordinatore della campagna elettorale, l`ex segretario del Lazio Riccardo Milana, è poco amato in casa radicale, giudicato «di non grande spessore», «uno che non ti esalta». Ci mancava solo l`ex segretario Dario Franceschini, ieri, a peggiorare l`umore dei radicali del comitato Bonino: «Io
avrei fatto una scelta diversa ha detto dai microfoni di Repubblicatv - cercando una persona di sintesi e facendo le primarie». Roberto Morassut, ex segretario regionale e coordinatore dell`area
Franceschini nel Lazio, preferisce glissare sulle parole del suo leader nazionale, ribadendo secco: «lo sostengo la Bonino e, come Area democratica del Lazio, il 19 e 20 febbraio organizziamo un`importante iniziativa a suo sostegno, cui parteciperà Veltroni», ma non è un mistero che
Morassut giudica, già da un po` di tempo, il partito romano e laziale «seduto su se stesso» e «debole nell`opposizione ad Alemanno», anche se - dice - «le domande sullo stato del partito vanno fatte a chi lo guida». E cioè a bersaniani, dalemiani e popolari, appunto. I quali reagiscono secchi: «Tutti lavorano per Emma convinti: vogliamo farla vincere».
Finalmente, oggi pomeriggio, al Teatro Vascello, il Pd di Roma apre ufficialmente la campagna per le regionali: oltre alla Bonino, ci saranno Nicola Zingaretti ed Esterino Montino. L`annuncio arriva da Marco Miccoli, coordinatore della campagna elettorale dei Pd di Roma, che ruggisce: «Con oltre 33 mila iscritti e una rete di 150 circoli, il Pd di Roma rappresenta la più consistente forza politica organizzata della città e sostiene con tutte le energie Emma Bonino». Il segretario laziale, Alessandro Mazzoli, dalemiano doc, passa il suo tempo a rassicurare Emma: «Tutto il partito sta lavorando e lavora perla sua elezione», ma alcuni sospetti dei radicali si concentrano da un lato sui dalemiani e dall`altro, come è ovvio, sull`area popolare. D`Ubaldo, per dire, stragiura al Riformistadi «aver indicato Emma tra i primi», ne loda «il livello e la tempra», ma riconosce che «è poco legata al territorio» e che «le differenze ideologiche con i cattolici sono tante, ma alla Regione si amministra, non bisogna essere d`accordo su tutto».
Certo è che vedere all`opera D`Ubaldo, sul programma, con i Radicali non sarà facile: quando sedeva al comune di Roma si oppose al registro delle coppie di fatto ed oggi riconosce che vanno aiutate, sì, «ma come fattispecie di coppie bisognose». D`Ubaldo riconosce che la campagna elettorale «è partita con ritardo», ma ne incolpa i postumi del caso Marrazzo e la lunga stagione congressuale. Poi critica Franceschini e difende Bonino e radicali, i quali - sostiene - «hanno sempre rispettato De Gasperi e la Dc». Almeno quella.

 

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