Sembra Rutelli ma è anticlericale

“Ma-rio, Ma-rio, Ma-rio”. Il tripudio dei congressisti scalda la platea dell`Excelsior già nel pomeriggio, ben prima che lo spoglio delle schede suggelli l`incoronazione. Mario Staderini è il nuovo segretario dei radicali italiani: 152 preferenze, il 77,6% dei voti validi. Un plebiscito giunto al termine di un congresso vibrante ma senza particolari scossoni nella nomenclatura di Torre Argentina. Presidente e tesoriere vengono riconfermati all`unanimità mentre la rosa dei candidati alla segreteria, con Antonella Casu ormai fuori dai giochi, perde petali man mano che procedono le dichiarazioni di voto. Alla fine si arriva a un ballottaggio tra giovani e l`avvocato romano 36enne la spunta sull`unica sfidante rimasta in lizza, sponsorizzata da Pannella più per amor di suspance che per convinzione: Valeria Manieri, anni 25, ferma al 22% dei consensi. Con il rinnovo degli organismi dirigenti cala il sipario sugli Stati generali di Chianciano, maratona di quattro giorni intensa e appassionata, che ha visto centinaia di interventi, assise affollate fino a tarda notte e testimonianze commoventi come quella di Rudra Bianzino, 16 anni, orfano di entrambi i genitori per colpa di quell`inferno chiamato carcere: il padre è morto in circostanze "misteriose" dopo essere stato arrestato per coltivazione domestica di canapa indiana; la madre deceduta da lì a poco. Vicenda triste che assomiglia a quella di Stefano Cucchi e apre il solco a due storiche battaglie radicali - contro tutti i proibizionismi e per la trasparenza degli istituti di pena in cima all`agenda della nuova dirigenza. La sensazione è che il cambio della guardia lasci inalterati gli equilibri nel gotha radicale, dove siede inossidabile il tandem Bonino-Pannella. Ciò non significa che Mario Staderini sia una testa di legno piazzata lì in omaggio a un turnover di facciata. Il neo-eletto è persona solida e capace e le sue dichiarazioni a caldo hanno fatto capire che non intende giocare il ruolo di comparsa: «Nel mio mandato mi batterò per ripristinare i diritti politici e civili nel nostro Paese e per eliminare quella che nel congresso abbiamo chiamato la peste dell`illegalità italiana». Fino ad oggi Staderini è stato nel direttivo dei radicali, occupandosi di diritto, di telecomunicazioni e coordinando la campagna "anticlericale.net" contro l`otto per mille alla Chiesa cattolica. Un pedigree di razza che lo aiuterà ad onorare l`altisonante imperativo di questi quattro giorni: "Rivolta". Colpo d`ala così ambizioso da richiedere il massimo degli sforzi e il minimo della frammentazione interna. Anche per questo il congresso ha scelto di licenziare una sola mozione dove si indicano le priorità del 2010: riforma americana delle istituzioni, alternativa al regime partitocratico, "rottamazione" edilizia, lotta per la ricerca scientifica. L`incognita più grande riguarda il nodo delle alleanze politiche. Il barometro di Chianciano ha indicato cielo nuvoloso con principio di schiarite: l`apertura al Pd di Bersani c`è, ma con tali e tante eccezioni piazzate sul sentiero comune da far presagire tempi ancora molto lunghi. Più spedita invece la marcia per l`aggregazione con i Verdi e i Socialisti, con ipotesi che vanno dalla rifondazione della Rosa nel Pugno a un più ampio cartello ecologista, laico e liberale. Ieri è arrivato l`ok di Bobo Craxi: «Vi sarà una lista socialista alle regionali pronta ad allearsi con Radicali e Verdi». Strada sbarrata invece alle altre forze extraparlamentari; il dialogo con Sinistra e Libertà è ai minimi storici e lo stesso Pannella non è parso così ansioso di squarciare tale afasia. In ogni caso, prima di intraprendere esplorazioni di sorta, occorre fare il tagliando in casa propria. Ossia sopravvivere, racimolare firme e quattrini, perché anche chi ha dimestichezza con il digiuno sa che il partito va "alimentato". Il mitico Nicolino Tosoni si aggira nella platea a caccia di acquirenti della "Rassegna stampa": contributo minimo tre euro, ma per fortuna dal generoso portafoglio dei militanti spuntano banconote che non vedranno mai il resto. D`altronde bisogna fare cassa. Il rapporto sullo stato dell`autofinanziamento, steso dal tesoriere Michele De Lucia, è da allarme rosso: le sottoscrizioni nel 2009 sono andate maluccio, fermandosi sulla soglia dei trecentomila euro. Così come è calato il numero degli iscritti (1.391) e dei sostenitori (369). Infine c`è la tegola su "Radio Radicale": la norma che prevede il rinnovo della convenzione è ancora incastrata in Parlamento. Insomma: c`è da lavorare. La raccolta delle prefirme per consentire alla lista Bonino-Pannella di essere presente su tutto il territorio alle regionali di marzo potrebbe essere l`occasione per rimpinguare le sostanze e portare ossigeno al forziere di Torre Argentina. Alleanze e finanze. Come andrà a finire? La domanda andrebbe girata all`unico radicale presente a Chianciano con comprovate virtù divinatorie: Marco Amleto Belelli, al secolo "Mago Otelma". Ma non ce la sentiamo.
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