Il semaforo del Professore

Sarebbe cosa buona e giusta dipingere Romano Prodi di scarlatto e piazzarlo (immobile come nella celebre imitazione di Corrado Guzzanti) davanti al Parlamento, a mo' di semaforo perennemente sul rosso. Già, perché l'ex premier è un cartello di «Stop», un tornello abbassato, una ganascia ai tentativi di riforma. Sul «Messaggero» scrive che «la Costituzione resiste a chi vuole sovvertirla (...), le regole non possono essere mutate». Neppure se dopo 60 anni il Paese ha bisogno di innovarsi, di riforme su welfare, istituzioni, economia e giustizia? No. Semaforo rosso. Tutti fermi e tutti in coda, davanti al «rosso» del Prof.
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