Sel ed ex Socialisti: governabilità grazie alla sinistra

Dalla Rassegna stampa

L'aggregazione delle forze di sinistra, per garantire stabilità alla giunta Bianchi, fa importanti passi avanti. All'appello di Rossomori e “Democratici per Nuoro”, gruppi di opposizione in Consiglio, segue ora l'iniziativa congiunta di Sel ed ex Socialisti confluiti nel gruppo misto, che siedono in maggioranza. La convergenza è evidente.

Analisi
«La prima metà della consiliatura è segnata dal sistematico turbamento della maggioranza che ne ha fortemente condizionato i lavori e talvolta ne ha posto a rischio la stessa tenuta. Alcuni provvedimenti, essenziali per la città, come il Puc, sono andati a buon fine nonostante la complessità dei contenuti per l'apporto determinate di quei consiglieri di sinistra, in maggioranza e in opposizione, che hanno sinergicamente salvaguardato i prevalenti interessi pubblici rispetto alle convenienze di parte e di partito», scrivono Graziano Pintori e Alessandro Ticca per Sel e Ventura Meloni, Francesco Guccini, Italo Longo e Alessandro Siotto per il gruppo misto.

Proposta
Per il rilancio dell'azione politico-amministrativa - sostengono - «è possibile reiterare la stessa ragionata e virtuosa convergenza su altri importanti temi, quali bilancio, scuola, servizi sociali, lavoro, ambiente, sport, superando le tensioni che si sono manifestate finora con disarmante puntualità e hanno dato ai cittadini l'immagine poco edificante di un Consiglio in perenne conflitto e dedito a vergognosi giochetti di potere anziché essere il miglior esempio di serietà, competenza ed efficienza». Sel e gruppo misto auspicano una migliore comunicazione tra Consiglio e giunta, la riduzione del numero di assessorati e indicano tra le priorità lavoro, infrastrutture, tributi, pagamenti alle imprese. «Occorre - concludono - un patto per la città, senza sotterfugi e patenti di primariato di maggioranza».

Doppia tessera
Renzo Soro, capogruppo provinciale del Pd, interviene sulla doppia tessera del presidente Roberto Deriu, iscritto al Pd e ai Radicali. «L'adesione ad un partito - dice - comporta l'adesione ai valori e ai principi capisaldi dello statuto. I partiti per governare stringono alleanze politiche e programmatiche, pur nelle loro diversità. Diversità talvolta significative, soprattutto sui temi etici, molto cari alla componente cattolica del Pd. Ho rispetto delle posizioni altrui, ma trovo incomprensibile la doppia tessera e la doppia militanza».

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