Se Scampia è come Berlino

La questione dei rifiuti a Napoli è ormai annosa e drammatica. E anche ieri i giornali avevano il loro daffare per spiegarne le evoluzioni a cominciare da una conferenza stampa del presidente della regione in risposta a un avviso di garanzia così commentato dal capo della Procura che l'avviso aveva appena emesso: «Il governatore è una persona per bene».
In una situazione del genere nulla più può sorprendere il lettore. O quasi, perché Napoli sorprese e paradossi ne riserva sempre. È il caso di un articolo di Fulvio Bufi sul Corriere della Sera di ieri nel quale si racconta come ci sia un quartiere dove la raccolta differenziata già funziona e non solo i rifiuti non si accumulano ma addirittura i cassonetti, piuttosto che essere bruciati, ogni 15 giorni sono lavati dalla ditta che ha in appalto la raccolta.
La cosa più sorprendente è che si tratta del rione Scampia di Secondigliano, quello di "Gomorra ". Ma il cronista è sicuro del fatto suo, la camorra non c'entra. Il senso civico dei cittadini per bene ha vinto. Eppure si fatica a credere che il quartiere napoletano dove fino a qualche settimana fa si bruciavano i cassonetti sia divenuto una copia del quartiere Kreuzberg di Berlino. E non si capisce come mai lo stesso sistema non possa funzionare in quartieri più tranquilli, se è così semplice. Ma non resta che credere al cronista e respingere l'idea che la camorra voglia far capire a chi di dovere che una soluzione è possibile. A patto di mettersi d'accordo.
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