«Se non Marta chi?». La sfida Leonori

Dalla Rassegna stampa

«Se non Marta chi?». Con questo slogan, parafrasando il «Se non ora quando» che ha portato quest'anno giovani e donne nelle piazze d'Italia, è scesa in campo Marta Leonori, una delle candidate alla primarie per la segreteria del Partito democratico del Lazio. «Molti mi hanno chiesto: ma chi te lo fa fare? - ha detto la giovane candidata durante la presentazione del suo programma al Caffè della Pace - E io ho risposto: ma se non lo faccio io chi lo dovrebbe fare? Ci vuole coraggio per intraprendere questo percorso e per ricostruire il Pd Lazio che viene da un anno e mezzo di stallo. Un partito bloccato con avventure come quelle di Rutelli e di Bonino».

Combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata, fare una campagna per discutere di nuovo sistema territorio partendo da temi quali casa, trasporti e ambiente, e ridurre i costi della politica portando trasparenza e produttività nelle nomine pubbliche di aziende partecipate e della sanità nonché negli appalti. Queste le tre proposte che, secondo Leonori, sono da «mettere immediatamente in cantiere». La candidata ha poi illustrato la sua idea di Pd Lazio: da una classe dirigente rinnovata ma soprattutto «innovativa» alla centralità dei circoli e federazioni fino al tema della formazione politica per i giovani e quello di istituire una commissione che scriva in tempi rapidi le regole per l'organizzazione delle primarie per i parlamentari. «Quindi se non ora quando? Ora è arrivato il mio momento - ha concluso Leonori davanti al pubblico seduto ai tavolini tra cui c'erano Ignazio Marino, Michele Meta, Paola Concia, Marco Miccoli, Marianna Madia, Eugenio Patanè - Andiamo avanti, io ci metto la faccia». E ad assistere alla «rivale» anche un altro aspirante segretario regionale, Giovanni Bachelet.

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