Se bussasse pure Gesù troverebbe chiuso

«Se Gesù nascesse oggi in Italia, resterebbe per sempre un ospite, nemmeno troppo gradito». A parlare è don Armando Zappolini, parroco di Perignano, provincia di Pisa, e presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza.
Minorenne di sicuro, migrante pure, se per sfuggire alle minacce di Erode, Gesù, insieme a Giuseppe e Maria, da Betlemme invece di rifugiarsi in Egitto puntasse oggi a Nord Ovest, sbarcando in Italia, non verrebbe riconosciuto come cittadino italiano, ma come un immigrato, portato dai genitori palestinesi e arrivati clandestinamente: un cittadino di serie B. «L'assurdità di una legge sulla cittadinanza ancorata al principio dello "ius sanguinis" deve finire - conclude don Zappolini - Firmiamo le proposte di legge di iniziativa popolare per cambiare la legge su cittadinanza e diritto di voto». La Bibbia, da Abramo in poi, è tutta una storia di immigrati. Se bussasse oggi all'anagrafe per diventare cittadino italiano, Gesù troverebbe chiuso. Figuriamoci quegli extracomunitari dei Magi.
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