Se il buongiorno si vede dal mattino

Dalla Rassegna stampa

Se il buongiorno si vede dal mattino, appare difficile che l’opposizione riesca a tener fede a quell’impegno chiesto dalla Farnesina e ottenuto almeno da parte di un settore del Pd a non strumentalizzare i documenti Usa di Wikileakes a fini di lotta politica interna. Dalle opposizioni erano giunti già nella giornata di domenica commenti critici sui contenuti dei documenti, per l’immagine negativa che ne emerge dell’Italia e del suo governo.
 
 E subito è arrivato ieri anche il commento del leader del pd Pierluigi Bersani. "C’è poco da ridere sui documenti resi noti da Wikileaks - dice Bersani - quel che emerge conferma in modo inequivocabile che il presidente del Consiglio con il suo comportamento e con le sue decisioni politiche nuoce alla reputazione dell’Italia nel mondo, con grave danno per il paese. Semmai ce ne fosse stato bisogno, è la conferma che occorre una svolta, che bisogna voltare pagina".
 
 "Bisogna che il governo se ne vada, - aggiunge il leader del Pd - che riconosca la sua crisi che ha provocato lui stesso, che prenda la strada che indica la nostra Costituzione andare al Quirinale e vedere in Parlamento se ci può essere una soluzione migliore. Questa è la nostra proposta e noi lavoreremo per questo". "Da una un po’ di tempo dico una cosa molto semplice: questo governo ha perso totalmente la presa sui problemi reali che sta vivendo il paese e di cui non riusciamo a parlare, a cominciare dal lavoro".
 
 Ma c’è chi chiede che dopo le rivelazioni di Wikileaks sia "più che mai indispensabile che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, venga a riferire al Copasir". Lo afferma Ettore Rosato (Pd), membro del Comitato. "È inaccettabile - spiega Rosato - il pensiero che il premier si sottragga agli obblighi di legge. Il Paese viene misurato, purtroppo, anche sulla sua immagine ed abbiamo bisogno di sapere quali sono i risvolti politici della documentazione emersa. In particolare - aggiunge - è giusto che davanti al Comitato siano dettagliati i rapporti tra Berlusconi e Putin in merito a vicende economiche che riguardano l’interesse del Paese".
 
Critica anche l’opinione di Emma Bonino, leader dei Radicali: "Non mi sembrano grandi novità quelle di Wikileaks sui rapporti tra Berlusconi, Putin e Gheddafi. L’Italia ha abbandonato ogni ipotesi di politica estera europea per spostare il proprio asse di politica estera sulla Libia e sulla Russia. Lo abbiamo detto a più riprese, da ultimo in occasione del viaggio compiuto da Berlusconi in Russia senza che ci fosse un solo dato di informazione all’opinione pubblica, una cosa che non esiste da nessuna parte".

© 2010 L'Opinione delle Libertà. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK