Sceicco salafita lancia una fatwa contro il calcio

Il calcio è nemico dell'Islam. Lo ha detto lo sceicco Abdul Moneim al-Shahat, portavoce dei salafiti di AlNur a Alessandria, lanciando una fatwa contro lo sport più seguito del Paese: «È vietato dalla religione musulmana». Per questo non si possono considerare «martiri» i 74 tifosi morti nella strage allo stadio di Porto Said, alle cui famiglie la Fifa ha riconosciuto ieri un indennizzo complessivo di 250mila dollari: «Non stavano combattendo sulla via di Dio. Si stavano solo divertendo, e il divertimento distrae i musulmani dall'adorazione di Allah», ha detto nel sermone del lunedì. «Solo tre sport - ha aggiunto lo sceicco - sono ammessi nell'Islam: il lancio del giavellotto, il nuoto e l'equitazione. Gli altri sono proibiti».
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