Scaricabarile sul no a D'Alema

Dalla Rassegna stampa

 

Rischia di spaccare la "famiglia" dei socialisti europei (Pse) la bocciatura di Massimo D`Alema, lasciato al palo dalla baronessa laburista inglese Catherine Ashton di Upholland nella nomina a responsabile della politica estera e di sicurezza europea (Pesc) decisa a sorpresa nel vertice dei 27, giovedì scorso. Esponenti del Pd come Fioroni, Bianco e Gentiloni ipotizzano lo sganciamento del Pd dal Pse con la nascita di un Partito Democratico europeo: se ne parlerà nella direzione del Pd convocata stamane da Bersani. E ieri, in un`intervista su "Repubblica" il leader del Pse il tedesco Martin Schultz ha cercato di passare la patata bollente al campo avverso, accusando Berlusconi di aver silurato D`Alema, proprio mentre fingeva di sostenerlo. In verità, subito dopo la sconfitta di D`Alema, Schultz a caldo aveva parlato di «non fattivo attivismo del governo italiano» lasciando intendere che il sostegno al candidato del Pd era stato poco convinto. Nell`intervista di ieri Schultz va oltre e accusa il premier italiano di aver addirittura giocato contro D`Alema dicendo ad altri colleghi conservatori europei: "Non mettetemi in condizioni di dire sì a lui". L`attacco di Schultz ha suscitato una valanga di proteste e contestazioni nel Pdl. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha partecipato direttamente ai negoziati sulle nomine europee, ha usato parole dure: «E Schulz il vero autore del fallimento clamoroso di D`Alema. Le sue sono bugie. Tutta l`Europa lo sa. Tutti lo sanno». Emma Bonino - ex commissaria europea e nella rosa di possibili nuovi incarichi all`Ue - ha detto a Radio Radicale che D`Alema ha perso perché: 1- «Si è deciso che le nuove cariche (presidente dell`Ue e "Pesc") andassero a personalità non dirompenti», ovvero non di alto profilo. Di qui le scelte del premier belga Van Rompuy e dell`eurocommissaria lady Ashton. 2- «Nella famiglia socialista - ha aggiunto la Bonino - la decisione è stata presa da Gordon Brown e da Zapatero». Il primo, avendo mancato l`obiettivo di piazzare Tony Blair alla presidenza dell`Ue (incarico andato al Ppe, centrodestra, in quanto gruppo di maggioranza nell`Europarlamento) ha preteso che la poltrona "Pese", di spettanza Pse, fosse britannica. E Zapatero gli ha dato man forte contrapponendo a D`Alema la candidatura di bandiera del ministro degli Esteri spagnolo Moratinos.

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