Scambi di numeri

Ogni volta che lo spread risale ci tocca pure leggere l'immancabile dichiarazione di un capogruppo del Pdl a lutto, di un nostalgico ex ministro o di un arcizelante parlamentare che puntualmente annuncia con un sorriso trionfante: avete visto che non era colpa di Berlusconi? Ieri, dopo l'Alfano di venerdì e il Bondi di sabato, era il turno dell'onorevole Cazzola (se seguono un ordine alfabetico oggi tocca a Cicchitto e domani a Dini: si preparino Fitto e Gasparri). Il quale ha chiesto candidamente: «Quando comincerà la rivalutazione del precedente e bistrattato governo?». Volendo farci credere che il numero che ha fatto cadere il Cavaliere è il 575 (lo spread del 9 novembre) e non il 308 (la non-maggioranza del giorno prima alla Camera). Ma è inutile discutere, bisogna avere pazienza. E aspettare rassegnati che arrivino alla Z.
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