Lo sbarco in Spagna dei predoni coreani

Dalla Rassegna stampa

 

Il Sole 24 Ore, venerdì 20 agosto
I sudcoreani sbarcano in Spagna. Kepco (Korean electric power company) si è infatti aggiudicata il 31,5% della futura produzione delle miniere di uranio di La Alamada de Garcon e di Saelices el Chico, nelle vicinanze della città di Salamanca. Prezzo pagato: 55 milioni di euro all'australiana Berkeley che detiene la concessione per l'estrazione del 90% della produzione stimata della miniera. Finora, infatti, sono stati realizzati solo dei prelievi per verificare la bontà del giacimento. È probabile, comunque, che l'impianto entrerà a regime non prima di un paio di anni. Sembra che i coreani siano particolarmente interessati all'uranio spagnolo, per poter rifornire i propri impianti di energia nucleare e diminuire così la dipendenza dal petrolio. Da parte sua la Spagna, a seguito del rinnovato interesse per le materie prime, ha da qualche tempo riaperto la corsa alla riscoperta delle miniere. Non solo di uranio, ma anche di rame e di oro. Con un occhio, naturalmente, al carbone presente in buone quantità in Asturia, Galizia, Leon e che potrebbe servire alla politica di diversificazione energetica impressa dal governo spagnolo al di là delle rinnovabili.

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