Santorum vince nel Sud, Romney trema

Dalla Rassegna stampa

La corsa di Newt Gingrich verso la Casa Bianca finisce qui. Anche se non si ritirerà immediatamente dalla competizione delle primarie (e per adesso l’ex “speaker” della Camera dice di voler continuare la sua battaglia), è evidente che la sconfitta in Alabama e Mississippi segna la fine delle sue speranze di poter arrivare alla “nomination” repubblicana. Rilanciate una settimana fa dalla vittoria «casalinga» in Georgia, il suo Stato, quello che lui ha rappresentato in Congresso per decenni, quelle ambizioni sono di nuovo tramontate – e stavolta in modi definitivo - dopo il risultato di martedì notte.

Sconfitta - Per poter continuare a contendere a Rick Santorum il titolo di candidato della destra più radicalmente conservatrice, Gingrich aveva bisogno di vincere in almeno uno dei due Stati del «profondo Sud» nei quali si è votato martedì: l’Alabama e il Mississippi che si considerano campioni assoluti di conservatorismo. Impresa tutt’altro che impossibile, visto che in tutti e due i casi l’ex leader dei repubblicani alla Camera veniva dato per favorito da tutti i sondaggi (salvo uno dell’ultima ora in Alabama che dava, però, vincente Romney per un soffio). E invece in ambedue gli Stati ha prevalso a sorpresa Santorum, relegato da tutti i «poll» della vigilia al terzo posto. In Alabama, a scrutini quasi ultimati, Santorum era al 35% contro il 30% di Gingrich e il 28% di Romney, mentre in Mississippi l’ex senatore della Pennsylvania ha prevalso con un margine più ridotto: 33% contro il 31% di Gingrich e il 30% di Romney. Ridotto a poco più del 4% il radicale libertario Ron Paul. Dopo le affermazioni degli ultimi giorni (il Kansas conquistato sabato dopo che nel Supermartedì di una settimana fa aveva vinto in Tennessee, Oklahoma e North Dakota, mentre nel decisivo Ohio era stato battuto ma di pochissimo da Mitt Romney), Santorum rilancia più che mai la sua sfida come unica alternativa possibile all’ex governatore del Massachusetts: candidato che rimane favorito perché il conto dei delegati è sempre ampiamente dalla sua parte, ma si conferma anche assai poco amato dalla destra radicale e da quella religiosa.

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