Santolini: deplorevole mettere in onda lo spot radicale pro-eutanasia sulla Rai

Fa ancora discutere la messa in onda per ben due volte dello spot pro-eutanasia promosso dall’Associazione radicale Luca Coscioni su reti del servizio pubblico, sebbene in spazi autogestiti, dapprima su RaiTre - venerdì scorso - poi su RadioUno, lunedì sera. «Aver concesso il bis a un inno alla morte è deplorevole». E il secco commento della deputata Udc Luisa Santolini, secondo la quale «che i radicali preferiscano alimentare l’eutanasia mediatica invece delle persone appese a un filo non è una novità. A indignarci è chi ha ritenuto più sacro lo spazio sul servizio pubblico radio televisivo, riservato ai partiti che la vita. Ci auguriamo che un’autentica provocazione come questa non si tramuti in atti di disperazione e confidiamo in una repentina assunzione di responsabilità da parte dei vertici Rai». Sebbene lo spazio informativo sul servizio pubblico sia affidato all’autonoma gestione di chi vi accede, esistono regole che dovrebbero impedire di mandare in onda qualsiasi contenuto. Eppure finora nessuno s’è sentito in dovere di intervenire. Lo spot dei radicali è la traduzione di un filmato di Exit International - associazione che promuove l’eutanasia nel mondo bocciato dall’authority per le comunicazioni in Australia.
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