Sanità, battaglia sul piano di rientro

Scontro sulla richiesta della minoranza di discutere, all'interno della Commissione sanità. del piano di riordino della rete ospedaliera. Da sapere: entro il 30 settembre la presidente della Regione. Renata Polverini, che è anche commissario per la sanità, dovrà portare al tavolo tecnico dei ministeri del Tesoro e dell'Economia il piano di riordino della rete ospedaliera con il taglio di almeno 2.500 posti letto. Il 16 settembre tre consiglieri di minoranza - Giulia Rodano (Idv). Enzo Foschi (Pd) e Rocco Berardo (Radicali) - hanno richiesto di discutere del piano in una riunione della commissione sanità con un'audizione della Polverini e la convocazione dci sindacati. La presidente della Commissione. Alessandra Mandarelli. ha risposto: non si tratta di un argomento urgente, come prevede in questi casi il regolamento. per cui per acquisire informazioni potete presentare interrogazioni o interpellanze. Questa risposta però non ha convinto i consiglieri della minoranza che ieri sono andati all'attacco. Rodano (Idv) e Foschi (Pd): «La risposta della Mandarelli è inaccettabile. Secondo lei dunque non è necessario occuparsi della chiusura degli ospedali delle province, dei licenziamenti al Cto e al Sant'Eugenio, delle difficoltà dei Pronto Soccorso della regione, questioni che hanno sollevato proteste in tutte le province e, giorni fa. persino il blocco di un'autostrada. Per parte nostra, ricorreremo immediatamente al presidente Abruzzese, per protestare contro una decisione assurda e illegittima. Peraltro il Consiglio regionale non viene riunito dall'8 agosto, e dunque non è garantito in alcun modo il diritto dei consiglieri regionali ad essere informati sullo stato della sanità del Lazio». C'è il problema dei lavori del consiglio regionale, che ancora non è stato convocato e delle interrogazioni che, secondo la minoranza, si sono accumulate senza che sia stato possibile avere risposte dalla giunta Polverini. Dice Rocco Berardo (Radicali): «Sembra davvero una presa in giro quella di doverci invitare a formulare interrogazioni e interpellanze, per ricevere informazioni, quando tale tipo di sindacato ispettivo è totalmente abrogato di t 'atto dal comportamento della giunta. così come abbiamo denunciato due giorni orsono con lettera aperta al presidente del Consiglio, Mario Abbruzzese. Per onor di cronaca sono circa centosessanta le interrogazioni depositate dai consiglieri regionali senza che vi sia stata risposta alcuna».
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