Salva la squadra di Marrazzo, ma in tre vanno a casa

Quando si perde è sempre così: la lista dei grandi esclusi è sempre lunga. In questo caso si parte necessariamente. dagli assessori regionali uscenti. E l’elenco dei "caduti", déi non eletti, è bello
lungo. Partiamo dal Pd: la prima dei non eletti è Daniela Valentini, per cinque anni assessore all’Agricoltura e prima assessore comunale al Commercio. Campagna elettorale molto forte e vicina all’area democratica.. quella per intenderci di Franceschini. Bene. Daniela Valentini non supera il traguardo di quota 10.000. resta fuori per una manciata di voti, a poco più di 500 preferenze dal primo degli eletti, D’Annibale. Fuori anche Piero Ambrosi, ex sindaco di Tivoli e presidente di Cotral Patrimonio.
Ma a scendere ci sono altri ex della giunta Marrazzo: Daniele Fichera si è fermato a 8.128 preferenze, l’ex assessore alla Sanità Augusto Battaglia a 6.712. Ma ci sono altri nomi che colpiscono fra gli esclusi: Fabrizio Panecaldo, consigliere comunale in carica, Simone Gargano e Giovanni Carapella, consiglieri regionali uscenti. Quest’ultimo è esponente della componente di Ignazio Marino che già aveva pagato e contestato l’esclusione di Laura Laurelli dal listino Bonino.
Soffermandosi sull’ex giunta Marrazzo, oltre a Daniela Valentini e ad Augusto Battaglia (che però aveva già lasciato il posto di assessore alla Sanità), restano a casa anche Alessandra Tibaldi, di Sinistra ecologia e Libertà che si è fermata a poco più di 3.000 preferenze, Anna Coppotelli che non era candidata. E’ andato bene Luigi Nieri, il primo degli eletti del partito di Vendola, con 7.812 voti, e ce l’ha fatta, sempre nel Sel, anche Filiberto Zaratti, ex assessore all’Ambiente, che però si è fermato a poco più di 5.800 preferenze. Nel centrosinistra, in provincia di Roma il più votato è stato Bruno Astorre, nel Pd, presidente del consiglio regionale ed ex assessore ai Lavori pubblici. che ha battuto allo sprint Esterino Montino, il vicepresidente, reggente dopo le dimissioni di Marrazzo: il primo ha preso 22.355 preferenze, il secondo 21.745. Fra gli assessori se l’è cavata anche l’assessore uscente al Turismo. il dalemiano Claudio Mancini (15.493), anche se è andato meglio il cattolico ex assessore e vicino a Letta, Marco Di Stefano (15.599). Infine dal Comune poterebbe arrivare e potrebbe mantenere il doppio incarico il vicecapogruppo Mario Mei. Negli altri partiti, spicca l’exploit di Italia dei Valori, quasi al 10%, dove l’ex assessore regionale Vincenzo Maruccio ha superato quota ottomila, mentre Giulia Rodano, anche lei ex assessore approdata ora all’Idv, ce l’ha fatta di un soffio, come quarta degli eletti con meno di 5.000 preferenze.
Spiccano, nella federazione della Sinistra, le 7.000 preferenze dell’astrofisica Margherita Hack. Infine, uno dei primi assessori di Marrazzo, Angelo Bonelli, torna in consiglio regionale: è il primo e l’unico degli eletti dei Verdi.
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