La Russa: «Tatarella su Fini avrebbe taciuto»

«Di Fini non avrebbe detto nulla. In casi come questi Tatarella stava zitto». Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano come Tatarella avrebbe commentato lo strappo Fini-Berlusconi. La Russa ha partecipato ieri a Bari a una cerimonia commemorativa del «ministro dell’Armonia» Pinuccio Tatarella a dodici anni dalla morte avvenuta l’8 febbraio 1999. Nei giorni scorsi, gli ex An hanno fatto a gara ad attribuirsi l’eredità di Tatarella. Per Italo Bocchino dei Fli, Tatarella «come noi, lavorava per un rassemblement moderato e non estremista». Per Maurizio Gasparri del Pdl invece «mai uno come lui avrebbe votato la sfiducia a Berlusconi con la sinistra». «Con Tatarella - ha spiegato ieri La Russa - c’e stato il bipolarismo e senza Tatarella non ci sarebbe stato quel passo avanti che è il passo più significativo degli ultimi 15 anni». «E cioè ha rilevato una chiara definizione di un sistema politico in cui sono i cittadini a scegliere chi governa, qual è la coalizione vincente e chi è il presidente del Consiglio».«È stato Tatarella - ha aggiunto la Russa - a volere fortemente che ci fosse questa situazione. Io ricordo che lui disse che le rive di un fiume sono due: c’è la riva destra e la riva sinistra, in mezzo ci può essere una zattera che unisce le due rive e che trasporta le persone. Ma i valori stanno dall’uno e dall’altro lato». «Mai nemici - ha concluso - ma avversari e portatori di una visione diversa»
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