Roma, psichiatria democratica a congresso

Dalla Rassegna stampa

«E bastava un’inutile carezza a capovolgere il mondo». In questi versi di Alda Merini c’è gran parte - della filosofia di Franco Basaglia. Ai suoi principi, alle sue idee, e alla sua pratica si ispirano i medici di psichiatria Democratica che oggi e domani si riuniscono a Roma (Palazzo Valentini - Sala Di Liegro) per il loro Congresso dedicato allo psichiatra rivoluzionario. Un Congresso che si svolge in un momento delicato (ma di momenti che avrebbero voluto snaturare la legge Basaglia, in 30 anni, ce ne sono stati fin troppi), perché come sappiamo il "malato di mente» dà fastidio, preoccupa.
Ed ecco che ci si adagia di nuovo sull’aria trita e ritrita del "tutto grava sulle famiglie" ricompare all’orizzonte il profilo di case di cura di vario ed indistinto genere. Per discutere di salute mentale, soggetti collettivi e pratiche di liberazione, il Congresso si apre a molti interventi esterni in una tavola rotonda venerdì mattina, cui sono stati invitati esponenti della società civile, politici e, ovviamente, medici, esperti, studiosi (tra gli altri: Rosy Bindi, Giovanni Cannella (Magistratura Democratica), Stefano Cecconi (Cgil nazionale), Vincenzo Consolo, Maria Antonietta Farina Coscioni, Aldo Morrone, Alex Zanotelli). Nelle due giornate si parlerà anche di carceri e Opg, impresa sociale, casa e lavoro.

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