Per Roma l'incubo-commissario

Dalla Rassegna stampa

Rush finale in consiglio comunale per approvare entro il 31 luglio il bilancio 2010 e le 13 delibere propedeutiche. A meno di proroghe concordate col Governo, se l'approvazione della manovra non avviene entro sabato, il Comune di Roma potrebbe imboccare la strada del commissariamento. Nel dettaglio i contenuti del bilancio vedono, da una parte, l'introduzione di nuove tasse, come il contributo di soggiorno per i turisti e la tassa sui matrimoni, e aumenti tariffari, come la retta degli asili nido e delle mense scolastiche. E dall'altra, misure di lotta all'evasione e di riduzione delle spese. Con l'obiettivo di ripianare il debito accumulato negli anni e, parallelamente, evitare la formazione di nuovo debito, attraverso una gestione della spesa più severa. Intanto l'opposizione annuncia battaglia in aula, presentando centinaia di emendamenti e chiedendo il ritiro di delibere come quella sull'adeguamento delle tariffe degli asili nido. Secondo la Provincia di Roma complessivamente, poi, tra manovra finanziaria dei governo e tagli locali, la stangata sui romani si aggirerebbe su 1.300 euro in tre anni a famiglia. Il primo cittadino Gianni Alemanno ha chiesto uno «scatto morale» per «uscire da una situazione di degrado e da una crisi gravissima». Il bilancio (5 miliardi totali) si compone di una parte corrente da 3.643 milioni e un piano investimenti da 1.366 milioni. Per evitare il disavanzo tra entrate e uscite, il Campidoglio opererà una manovra da 237,5 milioni di euro. Sul versante delle entrate, si prevede di aumentare l'Ici sulle case sfitte e recuperare 18 milioni di euro: si passa dal sette al dieci per mille per la prima casa sfitta e dal nove al dieci per mille per la seconda casa sfitta. La casa di abitazione, come prevede la legge nazionale, rimane esente da lei, mentre, se l'immobile viene affittato si continuerà a pagare l'aliquota ordinaria del sette per mille. Sempre sulle entrate, aumenterà il canone di occupazione di suolo pubblico (Cosap): l'incremento riferito a bar e ristoranti è in media del 46% per le occupazioni in zone diverse dal centro storico e del 125% per i pubblici esercizi in centro storico. Attraverso questo aumento il Campidoglio conta di recuperare 17 milioni. Ma potrebbero esserci delle modifiche dopo le proteste degli esercenti. In programma anche aumenti tariffari come quello per gli asili nido (+16% per le fasce più basse e 46% per quelle più alte)che potrebbero essere rivisti. Sulla spesa, invece, l'amministrazione comunale ha in mente un Piano per recuperare 69,2 milioni di euro attraverso la lotta all'evasione e alla riduzione della spesa per il personale. Nel dettaglio, in programma un accordo anti-evasione con la guardia di Finanza, l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia del territorio (che secondo le stime del Campidoglio garantirà entrate per 19,8 milioni), la riforma della macrostruttura che porterà alla riduzione dei dirigenti e garantirà, secondo le stime, minori spese per 40,4 milioni. E un pacchetto di provvedimenti anti-evasione, come il redditometro per gli asili nido, la semplificazione di alcune procedure fiscali, come l'invio telematico delle comunicazioni lei. Sempre per mantenere il pareggio, il Campidoglio introdurrà una tassa di soggiorno per ituristi a Roma. Il contributo varia da un euro a notte per chi alloggia nei campeggi, negli agriturismi o negli affittacamere, a cinque euro a notte per chi alloggia negli hotel a 5 stelle. Il gettito stimato con l'applicazione di questa tassa e pari a 8o milioni l'anno. Previsti anche adeguamenti del costo del biglietto per alcuni musei (come i Capitolini dove il costo d'ingresso passerà da 6,5 a 7,5 euro) e l'introduzione di una tassa di 100 euro sui matrimoni dei residenti a Roma che decidono di celebrare le nozze nelle sale di pregio del Campidoglio. Infine, per ripianare il debito di bilancio, il Comune di Roma pagherà una rata annuale di circa 500 milioni, che, come fa sapere l'assessore capitolino al Bilancio Maurizio Leo, «sarà concordata con la Cassa depositi e prestiti entro settembre» (si veda articolo a fianco). Da una parte, si farà leva sui 300 milioni l'anno stanziati dal Governo, risorse che secondo Leo potrebbero essere elevate a 350 milioni con l'approvazione della manovra Finanziaria del Governo. Dall'altra recupererà i milioni mancanti al totale della rata attraverso un'addizionale sui diritti di imbarco dei passeggeri in partenza dagli aeroporti di Roma fino a euro a passeggero. E attraverso un incremento dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) fino al limite massimo dello 0,4%. Per ogni punto di Irpef aumentato, il Comune incasserebbe 43,5 milioni. Quindi, se l'aumento fosse dello 0,4%, l'incasso totale del Comune sarebbe pari a 174 milioni.

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