Rimborsi facili Nel mirino dodici consiglieri. Regione, i gruppi tagliano il 20 per cento, ma dal 2013. I radicali: dopo la procura indaghi la Corte dei Conti

Dalla Rassegna stampa

La magistratura Quella ordinaria è già al lavoro, ora i radicali chiedono anche l’intervento della Corte dei Conti per fare luce su altri eventuali illeciti

Rimborsi e indennità, oggi on line le dichiarazioni Anche la procura della Repubblica di Torino indaga su fondi per i gruppi regionali. Il fascicolo per ora non ha indicazioni di reato, ma sono in corso approfondimenti

Dopo la procura della Repubblica di Torino potrebbe essere la Corte dei Conti a indagare sull’utilizzo dei fondi da parte dei gruppi regionali e sulle modalità che hanno permesso ai singoli eletti di ottenere gettoni extra e rimborsi chilometrici. L’intervento dei giudici contabili è stato sollecitato dai radicali, mentre slitta di un giorno la pubblicazione on line delle dichiarazioni dei consiglieri regionali riguardanti i rimborsi spese e le indennità.

Dati on line, rinvio di 24 ore Una pubblicazione annunciata per la giornata di ieri e poi rimandata nonostante il pressing di molti presidenti dei gruppi regionali. Motivi tecnici, viene spiegato ai giornalisti. Tutto vero, probabilmente, anche se qualche dubbio resta, visto che almeno da otto mesi alcuni capigruppo sono in possesso dei file. Tabulati incompleti, che contengono i dati relativi ai primi undici mesi del 2011 ma che comunque sarebbero serviti per mettere in pratica quella volontà di trasparenza rilanciata anche ieri prima dall’ufficio di presidenza e poi dal tavolo di concertazione.

Già, perché i due presidenti si sono visti consegnare anche una diffida dal renderli pubblici per una ragione di riservatezza. Riservatezza per altro incomprensibile visto che si tratta di soldi pubblici. Oggi è il d-day e questo permetterà di dare un volto ai furbetti del rimborso.

Un’extra di 30 mila euro La scelta di rinviare di un giorno la pubblicazione dei dati ha scatenato la corsa al toto-furbetti. Impossibile rincorrere i boatos, ma incrociando varie fonti si può ipotizzare che si siano almeno una dozzina (su 60) i consiglieri che hanno chiesto e ottenuto generosi extra. «Il limite dello scandalo? Rimborsi annuali che superano i 14 mila euro», spiega un presidente di gruppo che preferisce non essere citato. Due in particolare hanno chiesto e ottenuto il pagamento di oltre 30 mila euro l’anno; gli altri cifre inferiori ma tutte al di sopra di 14 mila euro, la soglia dello scandalo. Anche perché ci sarebbe un numero consistente di pagamenti anche nel mese di agosto ad assemblea regionale chiusa per ferie.

Le polemiche La mancata pubblicazione on line si è portata dietro un mare di polemiche. A scatenarle i consiglieri del Movimento 5 Stelle: «Abbiamo fatto istanza di accesso agli atti lunedì scorso per potere visionare subito tutte le auto-dichiarazioni. Torneremo alla carica per vedere esaudito il nostro diritto che oggi ci è stato negato». Fonti vicine alla presidenza del Consiglio fanno sapere che non c’è alcuna intenzione di violare i diritti dei consiglieri: oggi si procederà alla pubblicazione degli atti relativi al 2011. Dati che saranno suddivisi per consigliere e su base mensile e pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio www.cr.piemonte.it, alla sezione «trasparenza». Una volta completata la pubblicazione dei dati della passata legislatura sarà fatta una pubblicazione con cadenza semestrale.

I viaggi tagliati Intanto ieri l’Ufficio di presidenza ha approvato all’unanimità la proposta di legge che abolisce i viaggi dei consiglieri in ambito Ue (erano 3) e riduce da 11 a 7 i voli annuali per Roma. Viene azzerato il budget per i viaggi a disposizione dei gruppi consiliari (erano 10). Abolita anche l’autocertificazione da parte dei consiglieri.

La proposta di legge dovrebbe essere approvata martedì prossimo dall’assemblea regionale. Spiega il presidente, Valerio Cattaneo: «È così avviata la seconda fase della spending review in Consiglio, dopo che avevamo già ottenuto tagli delle spese per circa 16 milioni. Ma abbiamo ritenuto doverosa e indispensabile un’ulteriore riduzione del costo complessivo dell’Assemblea». Cattaneo si riferisce al via libera da parte del tavolo di concertazione della proposta di ridurre del 20 per cento il budget a disposizione dei gruppi regionali. Se la proposta sarà approvata dall’aula a partire dall’anno prossimo ci sarà una contrazione di 1,5 milioni e i fondi per il personale e per il funzionamento scenderanno a 6 milioni.

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