Riano, polemiche sulla proprietà

Discarica a Riano, scoppia il caso Cerroni. «Ho comprato io il terreno. Il consorzio Colari è ormai proprietario dell'area di Quadro Alto. Il contratto l'ho firmato dieci giorni fa. Lo ho acquistato in vista della realizzazione dell'impianto», Manlio Cerroni lo ha detto nel corso di una audizione alla commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Cerroni, 85 anni, è il proprietario della discarica di Malagrotta, la più grande d'Europa, oltre che di diversi altri impianti nel mondo. Il fatto che abbia messo le mani sull'area più grande fra le due scelte per le discariche provvisorie del dopo Malagrotta, ieri ha fatto gridare allo scandalo. Continuerà il suo regno? Dopo poche ore è la risposta del prefetto Giuseppe Pecoraro, che è anche commissario straordinario per la chiusura di Malagrotta. La visura all'Agenzia del territorio che ha in mano lui, datata 17 ottobre, indica per Quadro Alto come proprietario ancora la società Procopio Vecchio di Ignazio Ludovisi Boncompagni. Ma una visura del giorno successivo, in possesso dei cittadini di Riano, conferma che la proprietà è della Colari di Cerroni. Ciò che è certo, e che ieri Ceroni ha confermato, è che prima la Colari ha avuto un'opzione sulle Cave di Quadro Alto, poi una decina dì giorni fa (quasi in contemporanea con l'annuncio della scelta delle aree da parte del prefetto) ha perfezionato l'acquisto. Pecoraro: «Non so quale sia l'obiettivo di Cerroni. Ma importa poco visto che io procederò con l'esproprio, per cui il fatto che lui abbia acquistato i terreni non cambia di una virgola il percorso». Cerroni ha già fatto sapere che con i suoi avvocati si batterà contro l'esproprio.
Secondo il prefetto, la corsa contro il tempo per mettere a disposizioni due discariche (Riano e San Vittorino-Corcolle) entro il 31 dicembre (giorno in cui scade la proroga di Malagrotta) prevede che per venerdì o al massimo lunedì siano firmate le due ordinanze di occupazione dei terreni. Martedì ci sarà l'avviso pubblico per l'assegnazione dei lavori e la gestione delle due discariche. L'affidamento, nelle intenzioni del prefetto, dovrà arrivare entro fine novembre. In pratica ci sarà solo il mese di dicembre per compiere, materialmente i lavori. Sempre ieri sera, la commissione parlamentare: ha anche ascoltato il presidente Polverini che ha fornito un dettaglio in più: «I1 prefetto potrebbe decidere di realizzare un impianto di tmb (trattamento dei rifiuti indifferenziati) in una delle due aree delle discariche provvisorie».
Il caso rifiuti ieri è arrivato anche in consiglio regionale: seduta straordinaria con la maggioranza che ha votato una mozione, presentata dai capigruppo di Pdl (Fiorito), Lista Polverini (Bronzi) e Udc (Carducci) in cui «s'impegna l'assessore ai Rifiuti Pietro Di Paolo ad adottare le iniziative necessarie per l'approvazione in via definitiva del piano di gestione dei rifiuti, così come richiesto dalla Commissione europea». In quella sede sul caso Cerroni il presidente Renata Polverini ha detto: «Per quanto riguarda Cerroni, il prefetto ha già detto che agirà con l'esproprio». I Radicali hanno parlato di scacco matto di Cerroni a Polverini. Sarcastico Bonelli (Verdi): «Cerroni è il vero commissario ai rifiuti nel Lazio». Replica Polverini: «Escludo che ci sia un accordo Colari Regione. È un atteggiamento assolutamente scorretto da parte di un consigliere fare illazioni, peraltro pesanti. Questo imprenditore lavora quasi in regime di monopolio in questa città e io sono al governo della Regione soltanto da un anno e mezzo».
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