Resiste il club della sosta gratis la riduzione dei pass si è sgonfiata

Il taglio, quello vero, è stato fatto nel corso de12013. Ma da allora il processo "virtuoso" di riduzione dei pass per la sosta si è fermato: tanto che, paradossalmente, nonostante le regole siano cambiate, il numero di permessi rilasciati dal Comune sono cresciuti, sia pur di poche unità. È una richiesta agli uffici della mobilità fatta dal consigliere radicale Marco Cappato a dare conto della situazione al 31 dicembre scorso, pubblicando sul sito dei Radicali milanesi l’elenco delle persone fisiche o delle istituzioni che hanno diritto a parcheggiare ovunque- quindi anche su strisce gialle e blu gratuitamente. Un benefit che tante polemiche ha provocato, visto che riguardava politici di ogni ordine e grado: consiglieri e assessori comunali, provinciali e regionali, ma anche deputati, senatori, europarlamentari, giornalisti, aziende partecipate, tribunale, oltre a pass con la criptica dicitura "servizio di Stato - attività istituzionali".
Dagli oltre 1760 del 2012 si era scesi a circa 1500 pass, e la promessa del Comune era stata che i numeri sarebbero ulteriormente scesi grazie alla nuova delibera sulla sosta. Nota invece Cappato: «Non solo ci sono una ventina di assegnatari in più, ma la stragrande maggioranza dei contrassegni annuali scaduti sono stati rinnovati fino a dicembre 2014 o a gennaio 2015. Quella delibera è stata volutamente scritta in modo ambiguo». Al testo, modificato rispetto all’emendamento (approvato) presentato dal Movimento 5 Stelle stabilisce che «è compito della giunta definire i criteri di assegnazione dei permessi di sosta gratuita per cariche dello stato ed enti locali per motivate esigenze di servizio». Per Cappato, però, non è mai stata una battaglia anti- casta: «È irrilevante se i benefici siano considerati un privilegio o un diritto: sono agevolazioni riconosciute sulla base di un interesse pubblico, per quanto opinabile, ma sul quale ognuno deve rispondere pubblicamente». La risposta del Comune non nega che i numeri dei pass emessi siano quasi gli stessi di quelli resi noti ad ottobre. Ma lo spiega con il fatto che «la delibera approvata a luglio sta entrando in vigore per fasi e, nello specifico, la parte riguardante i contrassegni per la sosta non è ancora attiva. Al momento, dunque, sono in vigore le norme precedenti».
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