Regione Lazio via ibera al piano casa

«Una legge molto attesa dai cittadini». Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ha salutato l'approvazione del piano casa, arrivata al termine di una maratona di otto giorni, tre sedute notturne del consiglio regionale e anche una polemica a distanza con il ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan, che aveva parlato di «tratti di incostituzionalità della legge». Ieri sera il via libera è stato dato da 41 voti della maggioranza (Udc, Lista Polverini, Pdl e La Destra) mentre il centrosinistra ha votato contro e contestato l'utilizzo dello strumento del sub maxi emendamento.
Secondo il vicepresidente della Regione, Luciano Ciocchetti, «è una legge equilibrata, che dà più case, più edilizia e più lavoro». Cosa prevede? Una delle possibilità più attese era quella dell'ampliamento delle abitazioni. In particolare, è consentito un incremento del 20 per cento fino a un massimo di settanta metri quadrati, ma solo in adiacenza non in sopraelevazione. Analoga possibilità viene offerta a edifici destinati ad attività produttive. Per edifici dismessi è consentito il cambio di destinazione d'uso in residenziale, con un ampliamento del 30 per cento, purché una quota degli appartamenti realizzati (fra il 30 e il 35 per cento) sia riservata all'housing sociale, vale a dire alla locazione a canone controllato. Prevista anche una gamma di opportunità per operazioni di demolizione e ricostruzione, anche in zone agricole ma con un ampliamento che non può comunque superare il 20 per cento.
Nel corso del dibattito, la maggioranza ha insistito molto sull'importanza dell'innovazione rappresentata dal mutuo sociale «ideato - spiegano alla Regione Lazio - per consentire l'acquisto di case, in particolare degli alloggi Ater o degli alloggi di edilizia sovvenzionata costruiti appositamente. Tali mutui copriranno l'intero prezzo dell'immobile, avranno un tasso d'interesse dell'1 per cento, rate non superiori al 20 per cento del reddito familiare del beneficiario». Assicura il presidente Polverini: «Questo provvedimento guarda fortemente all'ambiente». La pensano diversamente in minoranza: sia pure con qualche distinzione, Pd, Verdi, Idv, Sel, Fds e Radicali hanno condotto una battaglia molto dura.
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