Regionali nel Lazio. Cosa dicono i candidati/2

Dalla Rassegna stampa

Indennità per consiglieri e Governatore. Si parte dal Laziogate. Per il futuro quanto deve guadagnare un consigliere?
Luigi Sorge: "Si va al voto anticipato nella Regione Lazio in virtù dello scandalo e del saccheggio che c’è stato . Noi diciamo che ogni eletto non può avere nessun privilegio né economico né giuridico di fronte ai propri elettori. Lo stipendio deve essere di 2.000 euro al mese". Alessandra Baldassarri: "Abbiamo proposto nel contesto generale di riduzione dei costi della politica e miglioramento dell’efficienza, il dimezzamento di consiglieri e assessori, accorpando determinati uffici. Dimezzare i compensi e abolizione completa di tutti i privilegi". Luca Romagnoli: "Azzeramento dei vitalizi e parametro per tutti i consiglieri e assessori allo stipendio del magistrato di Corte d’Appello. Stesso discorso per i direttori generali della Asl. Credo sia intorno ai 6.000 euro". Pino Strano: "Penso ci sia struttura iniziale che non può essere l’assemblea a decider e gli stipendi dei suoi componenti ma deve essere sottoposta a giudizio popolare. Noi ci siamo regolati con un criterio diverso: non deve essere parametrato alla Corte d’Appello ma alla pensione minima. Dunque se qualcuno vuole aumentare lo stipendio deve prima aumentare la pensione minima". Roberto Fiore: "In questa fase di emergenza bisogna riportare le cifre di indennità per deputati regionali, assessori, consiglieri al pari al doppio di un operaio specializzato. 5.000 euro non di più. Ora serve dare esempio". Sandro Ruotolo: "3000 euro per i consiglieri, 3000 euro per assessori netti al massimo. Proposta rivoluzionaria: basta finanziamenti ai gruppi consiliari."

Sanità, la risposta al commissariamento. Come rispondere ai 760 milioni di euro di disavanzo, come riorganizzare budget e servizi?
Roberto Fiore: "Asl di nomina politica e regionali sono un errore, serve un ente nazionale che organizzi la sanità. Pubblico deve essere il 95%, no privato. I medici non possono lavorare sia per pubblico che per il privato. Gli ospedali non devono appaltare le pulizie . Andiamo incontro a tanti tagli, vedo troppi ospedali che stanno chiudendo". Alessandra Baldassarri: "Non bisogna ridurre i servizi, ma eliminare gli sprechi, dovuti alla corruzione e all’amministrazione. In provincia ci sono pochissimi presidi, il primo soccorso deve esser e garantito ovunque. Al centro del nuovo sistema deve essere posto il cittadino, non in modo retorico ma effettivo. Prevenzione: sia etica che economica. Via le nomine di logica clientelare". Luca Romagnoli: "Azzerare appalti per la pulizia. Proteggere gli ospedali di provincia, ottimizzando l’offerta sia in termini di assistenza che diagnostici. Rilancio della diagnostica pubblica, perché con le convenzioni la Regione ha sostenuto spese enormi e alimentato clientele della politica. Nuove assunzioni, nuovi concorsi, ma difendendo il ruolo pubblico della sanità". Pino Strano: "Via politica, per farlo veramente i cittadini devono avere voce in capitolo e decidere sulle nomine a tutti i livelli. La salute comincia dall’ambiente e infine un ruolo sociale oltre che sanitaria". Luigi Sorge: "Al centro i diritti delle persone. Bisogna togliere tutte le convenzioni alle cliniche private, la Giunta Polverini ha chiuso 28 strutture. Basta al privato". Sandro Ruotolo: "Basta commissariamento, basta tagli, basta stop alle assunzioni, stop ai subappalti. Basta agli amici degli amici. Serve un centro di spesa unica. Riduciamo le Asl e togliamo ai politici le nomine nelle Asl."

Edilizia e Territorio. Più case o più verde? Cosa sere e di più nel Lazio: serve più verde e o servono più costruzioni? Luca Romagnoli: "Serve imporre a Roma e Latina l’uso verticale del suolo. Importante il verde. Il diritto di casa non può andare a discapito del privato". Roberto Fiore: "Noi non possiamo concepire case di 50mq , devono partire da 100mq per famiglia, con uno spazio verde. Lo Stato dando possibilità alle cooperative, deve vendere ai cittadini che pagano al riscatto senza interessi". Pino Strano: "Contro la cementificazione, uso territorio razionale, fonte rinnovabili, rifiuti zero e fonti rinnovabili free energy. Massimo riciclo e acqua disponibile per tutti". Sandro Ruotolo: "Noi siamo per il cemento zero. C’è il diritto all’abitare, ma abbiamo migliaia di appartamenti sfitti. Serve una grande manutenzione dell’edilizia popolare pubblica, ho girato per le periferie di Roma e sono in uno stato disastroso. Dobbiamo recuperare il nostro patrimonio, i nostri centri storici, edili che mettano in sicurezza le nostre abitazioni". Luigi Sorge: "Il diritto alla casa è come quello alla sanità. Parliamo della dignità delle persone, delle famiglie e dei giovani che restano a casa. Un grande piano di edilizia popolare, requisire gli appartamenti sfitti dati agli imprenditori. Il diritto alla casa e una vita migliore sono compatibilissimi". Alessandra Baldassarri: "Occorrono case e verde. Bisognerà identificare delle aree dove costruire nuove residenze. La cosa fondamentale è fare una ricognizione del patrimonio immobiliare regionale e metterlo a disposizione a canoni agevolati ai meno abbienti. Sappiamo che c’è un patrimonio immenso svenduto dalla Giunta Storace".

Trasporti e traffico, il dramma dei pendolari. Cosa fare in una Regione congestionata dal traffico e senza un sistema ferroviario efficiente?
Roberto Fiore: "Una proposta su come trovare i fondi: facendoci ridare soldi derivati acquistati dalla Regione con Badaloni e Storace. Dobbiamo recuperare 20 milioni di euro dalle banche. Strade che uniscano la Capitale con Rieti e Viterbo. I treni regionali, che sono uno scempio, devono essere puliti, basta con quelli degli anni ‘60". Pino Strano: "Non vedo logica, pensiero, programmazione. Si va avanti giorno per giorno e si pensa solo al guadagno. Noi siamo per privilegiare il trasporto su rotaia e non su gomma. Nuove piste ciclabili. Ridurre il traffico scaglionando le aperture delle scuole e degli uffici". Sandro Ruotolo: "Proponiamo una azienda unica di trasporto ferro-gomma. Bisogna migliorare la vita dei pendolari, quindi carrozze, qualità, orari. Siamo contro il raddoppio della Roma - Latina, ma vogliamo unificare. Basta scandali, pezze d’appoggio per i politici. Un’unita azienda che tenga il ferro e la gomma". Luigi Sorge: "Il trasporto pubblico non deve essere subordinato alla legge del profitto. I lavoratori che partono dalle province devono viaggiare in maniera dignitosa. La politica ha privilegiato l’elite, penalizzando i pendolari del Lazio e non solo. Ripristinare le corse tagliate e fare un grande investimento sul traposto regionale". Alessandra Baldassari: "Due problemi: infrastrutture e servizio. Abbiamo la rete più povera di tutta Europa e bisogna garantire un servizio più efficiente, magari mettendo in concorrenza pubblico e privato. Offrire una carta trasporti". Luca Romagnoli: "Riordino integrazione traporto ferro-gomma. Parcheggi di scambio sul Raccordo Anulare. Miglioramento asse strategico tra porto di Civitavecchia e Orte. No nuovi aeroporti, puntare su Fiumicino".

Turismo. Come rilanciare il Lazio? Quale incentivo per il turismo regionale che non sia solo Roma?
Pino Strano: "Bisogna avere rispetto del territorio, delle nostre tradizioni e del patrimonio artistico. Bisognerebbe che ci fosse formazione e investire sulla cultura. Noi invece siamo fanalino di coda. Il nostro è 1’unico programma anticapitalista". Sandro Ruotolo: "Per la cultura si spende lo 0.2% del bilancio regionale. Noi proponiamo l’1%. Il Lazio però ha il più importante patrimonio artistico del mondo, ma accanto ai monumenti abbiamo straordinari borghi. Mettiamo in sicurezza i paesi, diamo loro vita. Puntiamo sul turismo ma in tutta la regione Lazio". Luigi Sorge: "La regione Lazio è fortunatissima. Non solo a Roma ma in tutte le province abbiamo luoghi fantastici: il mare, la montagna, la campagna romana. E poi le spiagge, basta speculazione." Alessandra Baldassarri: "Il turismo è una risorsa che non è stata sfruttata. Noi spingiamo affinché l’industria del turismo venga incrementata". Luca Romagnoli: "Arti, ambiente e agricoltura. Sono le tre risorse essenziali nostra regione, sulle quali creare sviluppo e occupazione. Vanno sostenute e promosse molto meglio di quanto è stato fatto". Roberto Fiore: "A parte Roma ci sono decine di località dove il patrimonio artistico, enologico e di cultura culinaria è di altissimo livello. Dobbiamo essere capaci di vendere tutto a quei nuovi paesi come la Russia e l’est asiatico dove si sta creando un nuovo turismo che non cerca solo le grandi città ma anche i piccoli centri come quelli che abbiamo nel Lazio".

Rifiuti, la soluzione per evitare la crisi. Quale filosofia di smaltimento dei rifiuti e come si gestisce l’emergenza Malagrotta?
Sandro Ruotolo: "Noi siamo contro apertura e conferma delle discariche. Contro inceneritori. Vogliamo la raccolta differenziata. Servono otto centri per il recupero dell’umido, per il compostaggio e altri otto impianti per il recupero delle frazioni secche. I rifiuti possiamo trasportarli all’estero, come fanno a Napoli. Il trasporto di una tonnellata di rifiuti via mare costa 107 euro, mentre via terra costa 129 euro. Si può fare in tempo, perché per realizzare l’impiantistica servono almeno due anni e mezzo". Luigi Sorge: "Bisogna fare piazza pulita delle clientele, il malaffare, e dei rapporti tra politica e gestione dei rifiuti. Serve più raccolta differenziata, oggi siamo al 30%, ser ve almeno 1’80%. Un termovalorizzatore che brucia un tot di immondizia non serve più. Le discariche non servono più con la raccolta differenziata. Difendiamo l’occupazione ed è compatibile con 1’ambiente. Questo sistema inquina sempre di più solo per garantire profitto dei padroni". Alessandra Baldassarri: "No al monopolio delle discariche. La politica si deve prende le sue responsabilità e studiare un nuovo progetto con disincentivazione dei rifiuti all’origine. Nuove tecnologie. I rifiuti possono essere una risorsa". Luca Romagnoli: "Basta con la logica del rifiuto traportato fuori. I rifiuti vanno gestiti dove vengono prodotti. Serve il porta a porta. Per quella parte che non è riciclabile c’è il compostaggio, la biomassa". Roberto Fiore: "Gestione provinciale dei rifiuti e affrontare il problema a livello locale". Pino Strano: "Risparmio, efficienza energie rinnovabili. Basta prodotti usa e getta. Bisogna dare ai cittadini la possibilità di vigilare su chi gestisce la Regione. Noi lo facciamo, gli altri?".

 

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