Referendum: sì al regolamento tv

Dalla Rassegna stampa

«Abbiamo rispettato il Parlamento, cioè la democrazia, cioè noi stessi. Niente di più». Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza, commenta così l'approvazione del Regolamento per i referendum del 12 e 13 giugno per la Rai da parte della commissione. Hanno votato a favore sia la maggioranza, sia l'opposizione, con il voto contrario del radicale Marco Beltrandi.

Zavoli ha lanciato un preciso messaggio alla Rai e ai suoi vertici: «Da oggi nessuno ha più alibi, ad iniziare dalla Rai, che è stata inadempiente». Il presidente della Vigilanza ha negato di aver agito «sotto ricatto, non è una pratica che corrisponde ai miei principi. In ufficio di presidenza si concordò sulla necessità di dare la priorità alla delibera sul referendum rispetto all'atto di indirizzo che sarebbe stato ripreso nella prima seduta utile. La Vigilanza è convocata il 17 maggio per approvare l'atto d'indirizzo sul pluralismo entro il 19». Il centro-destra, sino a ieri, aveva fatto mancare il numero legale sul Regolamento per i referendum. L'obiettivo era di ottenere una data certa per approvare l'indirizzo sul pluralismo. Da qui le accuse sul presunto «ricatto» subito da Zavoli, pur di far approvare il Regolamento sui referendum. Alessio Butti, autore della proposta di maggioranza sul pluralismo, si è augurato ieri, «un recepimento rapido dell'atto d'indirizzo sul pluralismo nell'informazione (da parte della Rai, ndr) che approveremo entro il 19 maggio». I comitati dei referendum hanno "assediato" la commissione sino a ieri. «Ci auguriamo ora - sottolinea Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 - che tutti i giornalisti, gli autori, i comunicatori e gli artisti, non solo del servizio pubblico, vogliano trovare il modo non per fare propaganda per il sì o per il no, ma per ricordare in ogni occasione che nei giorni 12 e 13 giugno si svolgerà in Italia una consultazione referendaria».

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