Referendum radicali l'appello di Amati

BARI. Una lettera ai colleghi del gruppo Pd per invitarli a sottoscrivere i referendum proposti dai Radicali. È l’iniziativa lanciata ieri dal consigliere regionale Fabiano Amati: «L’iniziativa radicale - dice Amati - è più che compatibile con i più radicati punti di vista culturali del nostro partito. Dopo che negli scorsi giorni avevo dichiarato di voler firmare per i referendum, sono stato contattato da alcuni esponenti del comitato promotore pugliese che mi hanno chiesto di aiutarli a promuovere la sottoscrizione».
I comitati referendari devono raccogliere 500mila firme entro settembre, prima che la Corte Costituzionale si pronunci sull’ammissibilità dei 12 quesiti che spaziano dai diritti civili per gli immigrati alla giustizia, dall’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti a quella dell’ergastolo, a quella dei 3 anni di separazione obbligatoria prima di poter ottenere il divorzio. La campagna radicale, secondo Amati, non è incompatibile con l’opportunità di affrontare questi temi in sede legislativa. «La richiesta referendaria dice infatti il consigliere regionale Pd - è in grado di mettere la "sveglia" al Parlamento, su argomenti ove si rischia che il giudizio di complessità delle materie proposte col referendum finisca per giustificare l’inerzia del Parlamento, favorendo così le istanze più insensibili alle necessità di cambiamento di cui il nostro Paese ha bisogno».
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