«Referendum Ecopass Il Comune ci boicotta»

Dalla Rassegna stampa

 

«Ostracismo». «Boicottaggio». Il rush finale della raccolta di firme per il referendum a favore dell'estensione di Ecopass decolla con un'accusa al sindaco: «Non ha autorizzato i dipendenti comunali disponibili ad autenticare, fuori dall'orario di lavoro, le firme». «Letizia Moratti - attacca il radicale, Marco Cappato, uno dei promotori della consultazione civica - aumenta gli ostacoli sul nostro cammino, mentre un sindaco dovrebbe fare tutto il possibile per favorire la partecipazione dei cittadini».
Il comitato referendario, composto anche dall'ex assessore della giunta Moratti, Edoardo Croci, e dal consigliere verde, Enrico Fedrighini, ha voluto ricordare che il presidente della Provincia, Guido Podestà, ha invece autorizzato i dipendenti di Palazzo Isimbardi all'autenticazione il prossimo weekend, in occasione «non a caso» della settimana europea della mobilità sostenibile, tutti gli aderenti alla campagna di «Milano si muove» saranno in centro e in periferia con i loro banchetti per raccogliere le firme sui 5 quesiti.
Tre giorni, dal 17 al 19, per concentrare tutti gli sforzi verso l'obiettivo delle 15 mila firme. Con una cinquantina di eventi di appoggio sparsi per la città. Oltre all'estensione di Ecopass, i milanesi potranno sottoscrivere le proposte di raddoppiare il numero di alberi, di conservare il futuro parco dell'Expo, di aumentare le misure per l'efficienza energetica e di ripristinare la Darsena e studiare la riapertura dei Navigli. «I referendum -afferma Croci - sono uno strumento per la trasformazione della città: Milano ha la capacità di diventare amica dell'ambiente». Se entro il 6 novembre saranno raccolte le 15 mila firme necessarie, la parola passerà ai milanesi. «I tempi tecnici per tenere i referendum prima delle elezioni comunali ci sono assicura Cappato - tutto dipenderà dalla solerzia dell'amministrazione». Nel week end ha offerto la disponibilità ad autenticare le firme anche il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri. «Ora sta ai cittadini - lancia l'appello Fedrighini - mobilitarsi perché vengano prese decisioni con coraggio».

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