Raid di italiani armati di bastone: distrutto un negozio bengalese

Un assalto in piena regola, un raid in un locale gestito da bengalesi: una banda di 10,15 ragazzi ha devastato a bastonate vetrine e tavolini, ferito 3 clienti e il fratello del proprietario del fast food indiano "Brother" di via Murlo, alla Magliana, quartiere popolare della città. Ieri sera alle 20, gli assalitori hanno fatto irruzione nel fast-food che funziona anche come internet point a volto scoperto, indossavano felpe con i cappucci che lasciavano scoperti i visi. «Sono entrati e hanno cominciato a distruggere tutto con i bastoni», dice uno dei feriti, «hanno anche urlato vi ammazziamo tutti, sporchi negri». La banda ha frantumato le vetrine, spaccato sedie e tavolini e ha rubato la cassa. I feriti, tra loro anche un italiano, sono tutti codice verde, sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale "San Camillo".
L'allarme è scattato al 112, dove ha chiamato il titolare del locale Mohamed Masumia, l'uomo ha detto che una quindicina di ragazzi avevano fatto irruzione nel fast-food e distrutto tutto con mazze e bastoni. Mohamed ha raccontato anche che da tempo nella zona dove lui vive e lavora, la comunità bengalese è stata presa di mira. «Nel mio negozio c'è la bandiera italiana - dice - l'ho messa qui quando ho preso la cittadinanza». Accanto alla bandiera ora sono rimaste le tracce di sangue, Mohamed dice che spariranno subito, che è molto preoccupato e già qualche tempo fa, gli avevano sfasciato la macchina e aveva trovato una scritta che diceva negro vattene.
I carabinieri della compagnia Eur, pur non escludendo la matrice razzista del raid, valutano anche la probabilità che l'irruzione nel locale di Mohamed, sia opera di una banda di balordi della zona e possa innestarsi in un ambito di intolleranza misto alla criminalità. I carabinieri stanno anche appurando se il titolare del locale in passato possa aver avuto litigi o screzi con qualcuno, o se il raid era diretto a uno dei feriti, che ieri sera sono stati ascoltati per ore nella caserma della stazione dei carabinieri di Villa Bonelli. I carabinieri stanno anche visionando le telecamere sistemate in un negozio vicino, dalle immagini dei filmati si potrebbero ricavare indizi utili per l'identificazione degli autori del raid. I testimoni hanno raccontato che erano tutti giovani, dai 20 ai 35 anni, e i carabinieri ritengono di avere indizi importanti per arrivare in breve tempo a scoprire le loro identità. I testimoni hanno visto le loro facce, anche se al momento del raid erano impauriti, non è escluso che li possano descrivere in maniera abbastanza dettagliata, tanto da potere tracciare degli identikit.
«Sono entrati e hanno spaccato tutto - racconta uno dei feriti - hanno cominciato a picchiare, hanno rovesciato le slot machine, io ho provato a nascondermi dietro la cassa ma è stato inutile, mi hanno colpito in testa con un bastone. Noi non abbiamo problemi con la gente del quartiere,
ma c'è un gruppo di estremisti che va in giro urlando slogan razzisti e di estrema destra».
Gianni Paris, il presidente del XV municipio dice che negli ultimi tempi, in zona, «c'è una banda che aggredisce i bengalesi».
E per Jean-Léonard Touadi, parlamentare del Partito Democratico, «l'assalto al locale
gestito da bengalesi nel quartiere della Magliana rappresenta un segnale estremamente preoccupante. Episodi del genere necessitano di una risposta immediata. Mi auguro che già nelle prossime ore si possano assicurare i colpevoli alla giustizia e si possa fare chiarezza su un ennesimo episodio che con molta probabilità ha una matrice xenofoba e razzista».
«Quello avvenuto alla Magliana è un episodio estremamente grave - dichiara il sindaco Gianni Alemanno - ed inquietante sia per la violenza dell'aggressione, sia per il carattere di gruppo con cui è stata attuata. Mi auguro che gli inquirenti facciano piena luce sul movente di questi
reati assicurando alla Giustizia il più velocemente possibile i responsabili di quanto accaduto».
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