La Rai rischia la morte per asfissia. Parola del Presidente

Dalla Rassegna stampa

Per rifare la pubblicità: Rai, un pò di tutto. C'è confusione e agitazione nelle redazioni e tra i
sindacati. Il sesto editoriale di Augusto Minzolini, il piccolo sfogo di Maria Luisa Busi, l'enorme sfogo di Paolo Garimberti: "Per la par condicio, ora - spiega il presidente - deve cavarsela la Vigilanza. E la nostra azienda può morire di asfissia: o si cambia o il destino è segnato". Per Sergio Zavoli, ieri mattina, non c'era volontà politica - ovvero la disponibilità di Pdl e Lega - a modificare la norma di Marco Beltrandi che, per, un mese dal 28 febbraio, impedisce ai programmi di approfondimento di discutere di. politica se non in forma di tribuna elettorale: "Non credo che stiano. maturando le condizioni per ritrovare quello che abbiamo smarrito".
L'Agcom frena Mediaset, pronta a sfruttare l`emorragia di spettatori e pubblicità che potrebbe colpire la Rai: "Siamo pronti a estendere la legge alle emittenti private". La clamorosa vendetta dei ventuno giornalisti contro la Busi - un documento approvato alla fine dell`assemblea e con il cdr all'opposizione - serviva a riabilitare la figura di Minzolini. Contestata a L'Aquila e criticata
da una parte dei colleghi vicini al direttore, la conduttrice è forse più delusa che scossa: ". Ha gli occhi rossi, da due giorni. Sola contro i suoi ex amici" raccontano dalla sede. Con il nuovo contratto dì servizio che sta per entrare in vigore e viale Mazzin sempre più succube del governo, le riflessioni di Garimberti - l'uomo di garanzia scelto dalla politica - sono un segnale di malumore: "Ci sono tre lacci stretti al collo della tv pubblica che stanno per soffocarla. Li posso elencare: la mancanza di risorse certe, una natura giuridica che non le consente di stare sul
mercato e una non risolta questione della governance".
Non è un caso che in tre giorni, iniziando da Mario Orfeo e passando per la Busi, le perplessità
sulla gestione della Rai dell'informazione; provengano dall'interno: "L'imposizione dei quadri dirigenti dall'esterno è mortifera. Ma se lottizzazione deve essere, che sia scientifica". E Garimberti ha citato il metodo dell'ex direttore generale Biagio Agnes "Allora si diceva: dobbiamo nominare un direttore del Tg1? Bene, dateci una rosa di cinque giornalisti bravi di vostra fíducia, poì a scegliere il più bravo ci pensiamo noi. Oggi le rose non si fanno più". Ogni riferimento a Minzolini è puramente casuale.
Garimberti è scatenato: "Recenti pronunce giurisprudenziali vorrebbero attrarre sempre di più la
Rai nell`area pubblica: di fatto ciò significherebbe impedirle di competere. Andare al passo, con tutti gli obblighi che la Rai ha, è una forma di suicidio".
Il presidente dell'equilibrio vorrebbe più spazio in uno scontro giocato chiavi in mano a Mauro Masi: "Quando sono stato nominato, un anno fa, sono stato definito un presidente di garanzia. Ma nell'attuale sistema il presidente di garanzia può solamente esercitare forme di `moral suasion` nei confronti del dg, non ha sostanziale potere di intervento. L`esercizio della funzione di garanzia non è previsto da alcuna norma specifica. Posso solo scrivere, segnalare...". Non di più. In una Rai appesa alle strategie dei Pdl. UIn deputato della Vigilanza trova la sintesi giusta, prima di entrare con poche speranze a palazzo San Macuto: "Ci hanno convocati per cambiare il testo di Beltrandi, poi il Pdl ci ha detto: `Non abbiamo indicazioni dall'alto. La regola resta così
com'è". Dall`alto. Chissà che vuol dire.

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