Rai, i nuovi programmi Vespa e Sgarbi vanno in prima serata

Via libera ai programmi di Bruno Vespa e Vittorio Sgarbi in prima serata su Raiuno, tra marzo e maggio. Via libera anche agli spazi speciali su Raidue e Raitre in seconda serata per le trasmissioni prodotte dalla struttura per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, diretta da Giovanni Minoli: tra marzo e aprile Serena Dandini perderà su Raitre una puntata a settimana (otto in tutto) che probabilmente recupererà allungando la programmazione fino a maggio. Ancora via libera, ma con la «riserva» di discutere la collocazione col direttore di Raitre Paolo Ruffini.
Esame informale e senza voto del «caso Minzolini» (le note spese contestate ma poi «assolte» dal direttore generale Mauro Masi, definendo l’uso della carta di credito un «benefit») con il consigliere della Corte dei conti Luciano Calamaro che prende per la prima volta la parola durante la riunione per dire la sua. Ovvero che nutre perplessità sull’intera vicenda Minzolini-note: «Mi riservo eventuali iniziative». Ci saranno ancora approfondimenti, affidati alla direzione del personale. Il consigliere Giorgio van Straten (area Pd) chiederà nel prossimo Consiglio di votare per un’indagine interna sul caso.
Consiglio di amministrazione Rai pieno di decisioni e di segnali, quello di ieri. Partiamo da Raiuno. Per la prima volta, la rete ammiraglia avrà un talk-show in prima serata. E ovviamente sarà affidato a Bruno Vespa, «marchio della casa». Per cinque mercoledì, dal 16 marzo, condurrà con Pippo Baudo altrettanti speciali sull’Unità d’Italia. Poi dovrebbe partire il suo programma in prima serata (non è stato ancora deciso se manterrà la sigla di «Porta a porta»). Secondo alcune voci, però, il varo della prima serata potrebbe slittare a settembre anche per permettere a Vespa di mettere a punto il format. In quanto a Sgarbi, l’interessato già proclama di «non voler diventare l’anti-Saviano». Titolo: «Il bene e il male». Partenza: forse l’11 marzo. Temi: l’eutanasia, l’arte, la religione. Non si parlerà di politica ma i politici interverranno per parlare di altro: «Se Berlusconi verrà, parlerà di Dio». Sempre Sgarbi immagina un duello di pareri «per esempio uno tra Dario Fo e Marco Pannella». In quanto a Lucia Annunziata, Masi e Ruffini dovranno «condividere» uno spazio per non far sovrapporre il programma ad altre seconde serate, per esempio «Porta a porta». Annunziata spiega che «non sarà un programma politico ma una inchiesta storico-politica sul potere nella Seconda Repubblica, in sei puntate tematiche», per esempio «Magistratura», «Quirinale», «Fiat» e anche «Corriere della Sera». Novità in vista pure per Maurizio Costanzo che dovrebbe guidare una nuova trasmissione nel prime time di Raidue.
Il Consiglio ha anche approvato il Contratto di Servizio tra lo Stato e la Rai. C’è voluta la minaccia di una congrua multa e dell’apertura di un’istruttoria da parte dell’Autorità garante per le Comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, per «convincere» la Rai a firmarlo: due astensioni (Nino Rizzo Nervo, Pd, e Rodolfo de Laurentiis, Udc), assente Giovanna Bianchi Clerici, Lega. Nuovo slittamento per il piano fiction che verrà. Infine l’Agcom ha rinviato alla prossima settimana (dopo un’accesissimo confronto tra i commissari di maggioranza e di opposizione) l’esame sulle ultime puntate di «Annozero» e sulle telefonate in diretta di Berlusconi.
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