Rai: le nomine slittano al cda di oggi

Il Cda Rai sulle nomine è rinviato a oggi. Antonio Martusciello sostituisce il dimissionario Giancarlo Innocenzi all'Autorità per le comunicazioni: lo ha nominato ieri l'Aula del Senato. Il direttore generale Mauro Masi non si è recato ieri mattina in Vigilanza. Ha ricevuto dure critiche dall'opposizione, mentre la maggioranza ha attaccato il presidente della commissione Sergio Zavoli per una convocazione "precedente" la riunione del Cda. Quest'ultimo ha discusso del Piano industriale e approvato il rientro nella capogruppo Raispa di RaiNet e RaiTrade. Europa 7 ha avviato ieri le sue trasmissioni in Alta Definizione a Roma e provincia, a undici anni esatti dal rilascio della concessione nazionale. Le nomine dovrebbero essere riproposte oggi da Masi, salvo rinvii. C'è qualche perplessità sulla sostituzione di Corradino Mineo a RaiNews con Franco Ferraro di SkyTg24; si teme una vertenza giudiziaria con un ex 700 da parte di Mineo, con il rischio di ripetere quanto accaduto con il reintegro di Paolo Ruffmi alla direzione di RaiTre. Oltre a RaiNews dovrebbe esserci il cambio alla direzione di Rai2, con la sostituzione di Massimo Liofredi con Susanna Petruni. Il presidente Paolo Garimberti appare pronto ad astenersi o a votare contro in questa tornata di nomine. In Cda, ieri, Masi ha illustrato il piano per riportare la Rai in pareggio entro il 2012, con risparmi già effettuati per 200 milioni. In Vigilanza non sono mancate le polemiche: quelle del centro-sinistra contro l'assenza di Masi dall'audizione prevista per ieri mattina, «a causa di impegni improcrastinabili legati alla preparazione del Cda». Quelli del centro-destra contro il presidente Sergio Zavoli. Davide Caparini, della Lega Nord, l'ha invitato a non trasformare la Vigilanza in un "Sergio Zavoli show" mentre Alessio Butti commenta: «Avevamo il sospetto che la volontà del centrosinistra di audire così rapidamente il vertice aziendale nascondesse il tentativo di condizionarne le scelte sull'organigramma interno. Ora è una certezza». Zavoli ha spiegato di aver ricevuto lettere dai presidenti di Camera e Senato sulla particolare attenzione da porre sull'informazione, con particolare riguardo alle nomine e di aver quindi scritto ai vertici della Rai per l'audizione che, alla fine, è stata spostata alle 20 di stasera. «Temo possa dirsi - ha aggiunto Zavoli - che parte delle nomine traggono la loro origine da scelte prodotte in ambiti extra-aziendali più che da istruttorie avviate e concluse all'interno della Rai, senza contare il nucleo di professionisti esonerati dalle loro mansioni e rimasti senza incarichi».
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