Rai, l'economia fa posto alla politica

«La Rai affoga l'economia nel dibattito politico»: per Alberto Mingardi, direttore generale dell'istituto Bruno Leoni, l'informazione del servizio pubblico radiotelevisivo dimentica di affrontare i temi economici. «Nessuno spiega cos'è il debito pubblico», e c'è da riflettere sulla «modalità di approvazione della manovra: il servizio pubblico ha deciso di non parlarne». Una via d'uscita, secondo Mingardi, ci sarebbe: «Privatizzare la Rai è la soluzione, anche se perché ciò avvenga dovremo aspettare la prossima era geologica». Colpa di chi sceglie «la cronaca nera come argomento principe, che invade ogni spazio: è molto più facile costruire una trasmissione sugli omicidi, specie se efferati, piuttosto che discutere di macroeconomia. E poi, quando si parla di argomenti finanziari, nel piccolo schermo entrano i sindacalisti, a qualsiasi ora del giorno: «I sindacati sono considerati un'appendice della politica e quindi trovano sempre grande accoglienza nelle trasmissioni televisive». All'Ibl è stato chiesto di essere partner dell'iniziativa «Informe-Rai», presentata ieri a Roma dai Radicali, in ragione dell'esperienza maturata cercando di divulgare informazione e conoscenza su debito, spesa pubblica, riforme economiche. Per Mario Staderini, segretario dei Radicali italiani, «se è da vent'anni che il nostro paese non riesce a risolvere questioni centrali come la riduzione del debito pubblico, l'abnorme durata dei processi o le sfide ecologiste, è perché questi temi sono esclusi dall'agenda televisiva e da quella politica». Saranno così messi a disposizione dei cittadini moduli scaricabili online (http://www.radicali.it/informerai) per chiedere l'intervento dell'Autorità delle garanzie nelle comunicazioni.
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