Radicali pronti alla battaglia più lontana l'ipotesi del ritiro

Certo, con i radicali non va mai dato nulla per scontato, ma è davvero molto difficile ipotizzare che la riunione del partito di Largo di Torre Argentina, convocata ieri per decidere come rispondere al dl salva-liste, si concluda con la rinuncia di Emma Bonino alla corsa per la presidenza del Lazio. Tanto più dopo che il Tar ha respinto il ricorso del Pdl sulla decisione della Corte d'Appello di escludere la lista di Roma dalle elezioni.
Piuttosto, a sentire quello che dicono diversi dirigenti radicali, quello che potrebbe emergere dall'assemblea fissata per oggi è una sorta di strategia messa a punto per denunciare, coinvolgendo tutto il centrosinistra, lo stato di illegalità del Paese anche in sedi internazionali. Mentre comunque resta ancora tutta in piedi la proposta che è stata lanciata dal partito prima ancora che emergesse l'ipotesi del decreto, e cioè quella di rinvio delle elezioni. Una proposta che è stata ribadita anche nei giorni scorsi dallo stesso Marco Pannella e che, secondo i radicali, garantirebbe di uscire dal «caos liste» in maniera pulita senza che i risultati possano venire messi in discussione, dopo il voto, da ricorsi e controricorsi.
Insomma, quello che potrebbe emergere dall'assemblea di oggi e che si terrà dalle 10 alle 19 al teatro di piazza S.Chiara con Marco Pannella, la Bonino, i dirigenti dei soggetti politici dell'area radicale, i parlamentari radicali, i candidati e i militanti, è trovare una soluzione articolata. La proposta potrebbe essere quella di una mobilitazione messa a punto a più livelli e su più piani, dal fronte del rispetto delle regole a quello dell'informazione. E l'assemblea potrebbe anche ratificare l'adesione alla manifestazione di sabato prossimo delle forze d'opposizione a piazza del Popolo. Tutto questo al netto di qualche sorpresa ideata da Marco Pannella che per tutto il giorno non si è fatto vedere al quartier generale di Torre Argentina.
Anche dalle parole che sono state dette e ribadite dalla stessa candidata alla poltrona di governatore del Lazio, Emma Bonino, impegnata anche ieri nella campagna elettorale, sembra, comunque, di poter evincere lavolontà di restare comunque in corsa nonostante si tratti di continuare «a giocare con i bari». E anzi di chiamare ancora di più a raccolta i cittadini indignati per il «caos liste» in corso.
«Non sono una che getta la spugna - ha ribadito ieri la stessa Emma Bonino - e credo che l'intero Paese si debba interrogare su come battere meglio questa arroganza».
© 2010 Il Mattino. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments