I Radicali al sindaco: una stanza per drogarsi e quartieri a luci rosse

Dalla Rassegna stampa

Dare vita a Milano a tre «stanze del buco»: è quanto propongono i Radicali con una proposta di delibera di iniziativa popolare su cui ora, con la nascita di un comitato promotore aperto a cittadini e associazioni, si impegnano a raccogliere cinquemila firme. Il testo chiede «l'istituzione a Milano del pubblico servizio di "assistenza all'iniezione di sostanze stupefacenti attraverso la predisposizione di apposite sale" la cui responsabilità è affidata al Servizio dipendenze del Comune». Le tre sale del buco in città dovranno essere operative «entro sei mesi dall'approvazione» del documento. Alla presentazione della proposta, era presente tra gli altri il consigliere Marco Cappato, i radicali hanno sottolineato come ci siano esperienze analoghe in altri Paesi europei e che la proposta consiste in luoghi «protetti e igienicamente garantiti» dove sia possibile assumere sostanze che ci si è procurati all'esterno alla presenza di personale sanitario e dove il consumatore possa far analizzare lo stupefacente. L'idea fa parte di un pacchetto di proposte che comprendono, oltre al registro delle unioni civili e a un testo anti discriminazioni, prevedono il registro del testamento biologico e l'organizzazione degli orari di esercizi commerciali dove si eserciti la prostituzione. Quest'ultima, in particolare, è una proposta di regolamentare il fenomeno facendo leva sugli orari di esercizi commerciali o appartamenti dove singole prostitute o cooperative possano esercitare la loro attività per «prevenire molestie all'ordine pubblico». Gli esercizi commerciali, che dovrebbero rilasciare scontrino, sorgerebbero lontani da scuole ed essere accessibili alle forze dell'ordine per eventuali controlli.

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