Il Radicale vede rischio partitocraticodalemiano

“Per il Regime l'urgenza è ormai chiaramente quella di sostituire il Presidente del Consiglio, ma proprio per riconquistare al regime partitocratico una probabilità di rilancio e di prosecuzione, perfezionando la convergenza dei suoi tre assi portanti: quello dell'attuale maggioranza, quello dell'attuale opposizione, quello del fattore Vat (...icano)": a parlare così è il leader radicale Marco Pannella che commenta l'intervista di Massimo D'Alema a Repubblica, in cui l'autorevole esponente del Pd auspica le dimissioni di Berlusconi in caso di sconfitta elettorale alle amministrative di maggio. Pannella lancia anche l'allarme sulla consultazione referendaria di giugno: "L'imperativo è di nuovo quello di eliminare, comunque, rinviando o ipotecandone violentemente i risultati, i referendum. Si dica chiaro e tondo che questa è vera e propria consuetudine, tradizione partitocratica affermata sinora perfino con cinque scioglimenti anticipati di legislature con immediato rinvio di referendum già convocati ed altri tre con lo stesso sostanziale risultato".
E "la nomina di Draghi al vertice della BCE " è per Pannella "il modo di liberarsi dell'unica autorevolezza presente in Italia, temibile per il suo rigore e le sue capacità di modo che Tremonti resti il padrone assoluto per un governo con Lega e sinistre varie". "Personalmente mi auguro che la promozione eventuale di Draghi in Europa non ci sia" ha detto il leader Radicale nel corso di una intervista in diretta a Radio Radicale. "Dopo Berlusconi è già pronto Tremonti, libero da Draghi - ha sottolineato Pannella -. Chi metteranno al posto di Draghi? Perché nessuno, neppure a sinistra, pone questa domanda? Perché ci si libera di Draghi per occupare quest'ultimo luogo di autorevolissima funzione istituzionale italiana di Governatore della Banca d'Italia. Per salvare il regime, per solidificarlo, si fa persino l'operazione di mandare via Draghi, lasciando soli Formigoni e Tremonti, con l'illusione di fare un governo solidissimo. E naturalmente l'ambiente cosiddetto democratico della sinistra è quello che in realtà - conclude Pannella - può salvare la partitocrazia, la continuità di Berlusconi con i suoi predecessori".
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