Raddoppio del finanziamento ai partiti Tra le polemiche al via la proposta bipartisan

Riforma dei partiti "pronti... via". E con essa la proposta di un ricco aumento del finanziamento pubblico, praticamente un raddoppio, da 170 a 355 milioni l'anno. Dopo vari rinvii, è partita ieri in commissione Affari costituzionali della Camera la discussione della proposta di legge presentata dal deputato del Pd Ugo Sposetti (ex tesoriere dei Ds) e sottoscritta da 56 parlamentari di maggioranza e opposizione. Proposta già bersaglio di accuse ancor prima di iniziare il cammino, soprattutto perché tra i venti articoli si trova anche quello che vuole aggiungere all'attuale meccanismo di rimborsi elettorali il finanziamento alle fondazioni politiche. E che potrebbe portare nelle casse dei partili altri 185 milioni di euro, oltre agli attuali 170.
Dibattito tra polemiche e giallo. Due dei firmatari della proposta Sposetti, Di Stanislao dell'Idv e Barbareschi del gruppo misto, hanno infatti fatto marcia indietro, spiegando di avere aderito al provvedimento «per errore». Contraria a dare più soldi l'Idv, dunque, e anche alcuni esponenti del Pd, come il vicesegretario Enrico Letta, e il sindaco di Firenze, Renzi che ha definito «pazzi» i firmatari. Ironico il commento di Santo Versace, deputato del Pdl. «L'opinione pubblica dice - capirà certamente l'urgenza di un tale provvedimento». Difende, invece, la sua «creatura» il democratico Sposetti. «Il partito le ha chiesto di ritirarla?». Lui risponde sornione: «E una proposta personale». Intanto, in commissione si va avanti.
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