Quelle scuse del Cav a Napolitano

Dalla Rassegna stampa

Nell'occuparsi di Mario Monti, neo senatore a vita e probabile presidente del Consiglio incaricato, le cronache hanno ricordato il suo passato di commissario europeo. In particolare, è stata sottolineata la nomina fatta nel 1999 dal governo D'Alema quando il professore venne riconfermato a Bruxelles nell'esecutivo Ue guidato da Romano Prodi. Oggi qualcuno rammenta una polemica sollevata in quei giorni perché D'Alema preferì, tra i due commissari italiani uscenti, confermare Monti e non Emma Bonino. Tuttavia, per farla completa, bisognerebbe andare ancora più indietro per riportare alla memoria dei più distratti, un altro interessante particolare. Nel 1994 il governo Berlusconi nominò i due commissari italiani a Bruxelles. Uno era Mario Monti e l'altro era Giorgio Napolitano. Nomine, come si direbbe adesso, bipartisan, con cui si riconosceva all'opposizione il diritto non scritto di una proiezione nelle istituzioni sovranazionali. Però, all'ultimo momento utile, Berlusconi si incontrò con Marco Pannella e questi ottenne che, al posto di Napolitano, fosse nominata Emma Bonino. E poiché la nomina di Napolitano era stata già comunicata ufficialmente, Berlusconi dovette recarsi, insieme al sottosegretario Gianni Letta, nell'ufficio di Napolitano alla Camera per chiedergli scusa.

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