Quei consiglieri provinciali fantasma del Pdl a Torino

Dalla Rassegna stampa

La Lega torinese s'è spazientita per i consiglieri provinciali fantasma del Pdl. Il Carroccio è alleato dei berlusconiani nella giunta dell'opposizione nel consiglio provinciale di Torino. Motivo dello scontro, come rivela la cronaca torinese de La Stampa, sono le ricorrenti assenze di Barbara Bonino e Claudia Porchietto. Nei due anni e mezzo di lavori consiliari (giugno 2009-dicembre 2011) la prima ha disertato il 70 per cento delle sedute, mentre la seconda ha fatto leggermente meglio, disertandone il 69%.

Non che le due signore, in concomitanza dei consigli, se ne andassero a passeggio per il Parco Valentino o a far compere al mercatino del Balon. No, Bonino e Porchietto erano verosimilmente impegnate negli uffici dei rispettivi assessorati regionali. Fanno parte entrambe della giunta Cota e con due deleghe importanti: i trasporti, la Bonino; la formazione e il lavoro, la Porchietto. E allora che si dimettano, sono sbottati gli alleati leghisti quando, nei giorni scorsi, sono stati pubblicati i dati delle presenze o, meglio, delle assenze.

«Non c'è nessuno aggravio di spesa per l'amministrazione», hanno risposto all'unisono dal Pdl, citando l'ultima manovra di Giulio Tremonti che tagliava il gettone dei consiglieri provinciali eletti anche in altri enti. Una excusatio che, dai banchi berlusconiani, valeva anche per Roberto Tentoni, che ogni martedì è impegnato anche a Palazzo Lescaris, sede del consiglio regionale piemontese di cui è membro.

«Non vedo dove stia il problema», ha spiegato l'assessora Porchietto, che garantisce avere «un raccordo sistematico con i colleghi». Molti ordini del giorno, ha garantito, «portano anche la mia firma perché ci lavoro e perché c'è continuità con le deleghe in Regione». E anche la Bonino ha subito sottolineato, oltre alla mancanza di oneri per l'ente, l'assoluta compatibilità fra i due incarichi.

Fra gli abbottonati leghisti, s'è esposta solo Patrizia Bogarello: «Di questi tempi segnati dall'antipolitica e del dibattito sull'utilità o meno delle province», ha detto, «servirebbe una maggiore attenzione».

La consigliera leghista non lo dice ma c'è dell'altro: nel caso di Porchietto, se l'assessora lasciasse lo scranno in Provincia, a subentrarle sarebbe il padano Piero Vironda.

Dimettersi? Tentoni e Porchietto dicono di aver dato la disponibilità al partito e di attendere disposizioni. Nella fattispecie però il partito è proprio la Bonino la quale, oltre a essere assessora in Regione e consigliera in Provincia, è pure segretario provinciale del Pdl.

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