Il pugno duro di Cameron "Useremo i cannoni ad acqua"

Linea dura e, se necessario, cannoni ad acqua contro i rivoltosi. Il primo ministro inglese David Cameron è passato al contrattacco, ieri, dopo aver incassato la prima notte tranquilla a Londra da quando è esplosa la guerriglia urbana sabato scorso.
«La linea dura ha pagato e la linea dura proseguirà» ha detto il premier al termine di un vertice con i Cobra, l'unità di crisi del governo britannico, al numero 10 di Downing Street, ricordando i 16mila agenti della polizia schierati nelle strade della capitale. Riportare l'ordine ad ogni costo in tutto il Paese, questa la parola d'ordine. Per farlo la polizia è autorizzata a utilizzare «ogni risorsa» necessaria, compresi proiettili di gomma e cannoni ad acqua, come in Irlanda del Nord.
«I criminali saranno identificati fotografia dopo fotografia» ha assicurato il primo ministro, facendo riferimento alle immagini dei rivoltosi che Scotland Yard sta diffondendo.
«Chiunque sarà incriminato per disordini violenti finirà in prigione e non ci preoccuperemo di diritti umani fasulli». Ha poi ammesso che la Gran Bretagna ha un problema con le bande giovanili, anche se non rappresentano la stragrande maggioranza dei giovani. «Quando vediamo bambini di dodici, tredici anni che saccheggiano e ridono, quando vediamo un giovane uomo ferito e gente che finge di aiutarlo, ma lo stanno derubando, è chiaro che ci sono cose profondamente sbagliate nella nostra società».
La prova di forza di David Cameron sarà sottoposta oggi all'esame del Parlamento, convocato d'urgenza in seduta straordinaria proprio per discutere delle violenze.
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