"La protesta è un attacco al governo"

Mentre l’onda rosa manifesta a Torino, e non solo, per difendere la dignità delle donne, le donne del Pdl vivono una domenica di ordinaria normalità. Mondi incomunicabili, il loro e quello della piazza, divisi da un abisso di certezze e sospetti. Alcune delle «azzurre» - Bonino, Botticelle, Costa, Furnari, Montaruli, Porchietto, Savini e Spagnuolo - venerdì hanno firmato un comunicato. Titolo: «Nessuna dignità compromessa per le donne del Pdl. Basta con gli attacchi strumentali».
Nulla le smuove: nemmeno il numero delle persone scese in strada. «Ci sono tante buone ragioni per manifestare, per impegnarsi ed esprimere le proprie sensibilità - commenta Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti nella giunta Cota -. No, non penso che la dignità delle donne sia messa a repentaglio. Certo non all’interno del nostro sistema politico. Semmai, mi preme difendere la dignità femminile nelle situazioni più degradate, dov’è veramente a rischio: magari in quelle zone dove l’integrazione è solo una chimera».
Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro, replica con una risata: «Ma no che non mi sento lesa! Con la correttezza e la professionalità che stiamo applicando in Regione dimostriamo che le persone serie possono fare la loro strada. Se mi parlate della dignità della donna penso a Sakineh o alla Betancourt. Per quelle sono pronta a manifestare tutti i giorni».
«Manifestazione apartitica? Forse, ma è certamente politica - replica Augusta Montaruli, vice capogruppo del Pdl in Regione -. Per ammissione delle stesse organizzatrici, si fa esplicitamente riferimento alle vicende del premier. Da anni sostengono che ogni donna può comportarsi come crede e poi condannano gli uomini che accettano questo ragionamento». D’accordo, ma e il modello culturale che sottintende o addirittura incentiva certi atteggiamenti? «Il vero nodo è il modello culturale fornito dalle famiglie. Né si può fare di tutte le erbe un fascio». In che senso? «La maggioranza delle donne non è come le veline e via dicendo. Queste hanno -avuto visibilità solo perché in Italia da due settimane non si parla d’altro».
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