La protesta gay fuori dalla Basilica "Baci contro la Chiesa omofoba"

Dalla Rassegna stampa

Si sono baciati voluttuosamente davanti alla Papamobile, ma Benedetto non li ha nemmeno visti. Il "bacio di protesta" di 200 coppie omosessuali, gay e lesbiche, c’è stato, mentre il Pontefice transitava con l’automezzo papale di fronte alla Sagrada Familia. Un’effusione prolungata, 5 minuti in tutto, di cui Joseph Ratzinger è stato informato, anche se le balaustre e l’imponente servizio di sicurezza hanno tenuto i dimostranti ben lontani dall’importante visitatore venuto dal Vaticano. Così i "Viva il Papa!" si sono mischiati per alcuni momenti, ai "Fuori i pedofili!" gridati da gruppi di giovani contestatori. «Sono qui per manifestare contro la visita di Ratzinger – diceva stretto al suo compagno Sergi Diaz, omosessuale dichiarato - e per lanciare un appello a un cambio di mentalità nell’insegnamento cattolico che non ammette i nostri diritti, e guarda in modo contrario ai nostri diritti e alla nostra diversa maniera d’amare». «Le religioni parlano di pace, di umanità e di rispetto - aggiungeva Helena Coll, 26 anni, arrivata in piazza con la sua amica Rebecca - ma questi valori in alcuni casi sono del tutto ignorati». «La gerarchia ecclesiastica da molti anni attacca i diritti umani fondamentali», continuava Jordi Petit, esponente del movimento gay a Barcellona che ha organizzatola manifestazione di protesta. Invettive, grida e fischi di contestazione lanciati contro il Papa dai manifestanti si sono infine stemperati. Anche se la capitale catalana ha vissuto la giornata di festa in modo blindato, e gli accessi alla zona attorno alla Sagrada Familia erano stati bloccati fin dal giorno prima agli stessi parenti e amici di quanti abitavano nel quartiere. La visita per lo staff di Benedetto è stata «un successo pieno». Ma la stampa spagnola e catalana non ha mancato di rilevare, assieme ai tanti plausi, le proteste per i costi della visita. E anche per le parole del Pontefice. "Il Papa attacca il laicismo della Spagna", titolava El Pais, vicino al governo socialista, rilevando che Ratzinger ha collegato «il confronto» in atto oggi, con l’anticlericalismo degli anni 1930. "Il Papa ha toni bellicosi", rilevava invece il quotidiano della sinistra Publico, che parlava di una «nuova crociata contro il laicismo». Per El Mundo (centrodestra) il Papa vede la Spagna come il campo di battaglia fra laicismo e fede». E il moderato La Vanguardia titolava "Il Papa risponde al laicismo radicale".

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