Primo successo: sì alla mozione sulla giustizia

Buona la prima. La sfida non era di quelle impossibili, ma alla prima prova parlamentare la nuova maggioranza dei responsabili ha retto bene e la relazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano sullo stato della Giustizia in Italia nel 2010 è stata approvata dalla Camera con venti voti di scarto, 305 sì, 285 no e un astenuto. Un successo innanzitutto politico perché ottenuto a Montecitorio dove i numeri della maggioranza sono più risicati e che fa ben sperare per il futuro come sottolinea lo stesso Guardasigilli: «È stata una grande prova. Io sono molto soddisfatto. Il voto di oggi dimostra che il governo ha una maggioranza ampia», ha dichiarato Alfano. «La riprova è data dalla circostanza che il vantaggio nei voti è pari alla consistenza del nuovo gruppo di responsabilità. È un dato politico molto significativo». Contro la relazione del ministro hanno votato il Pd, l’Idv e il terzo Polo (Fli-Udc-Api-Mpa-Libdem), che avevano presentato loro risoluzioni. È stata invece accolta, in parte (dal primo all’ottavo capoverso della premessa più il primo capoverso del dispositivo), una risoluzione dei Radicali sulla quale il Guardasigilli aveva dato parere positivo. «La prima parte della mozione radicale», ha detto Alfano in Aula «ribadisce quanto detto negli ultimi anni. La seconda parte, invece, ci impegna a un’amnistia che non intendiamo concedere».
© 2011 Libero Quotidiano. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
SU