Primarie a Torino, Fassino studia da sindaco birmano

Dalla Rassegna stampa

E chi lo dice che la sinistra è lontana dal territorio? Certo, bisogna prima vedere di che territorio si sta parlando; nel caso in questione, evidentemente, si parla di Naypyidaw, la capitale della Birmania. A cosa pensava Piero Fassino, candidato alle primarie del Pd per la corsa a sindaco di Torino, quando ha intitolato il suo «centro operativo» della campagna elettorale ad Aung San Suu Kyi, la politica birmana paladina della difesa dei diritti umani nel suo Paese e premio nobel per la pace? «Ho scelto questa splendida e coraggiosa figura di donna e di politico del nostro tempo - ha detto Fassino - per sottolineare il valore irrinunciabile della libertà della democrazia, dei diritti fondamentali di ogni società libera e democratica». Ottimo. Del resto di cosa si deve interessare un sindaco se non della difesa dei diritti umani? Dei cittadini, forse?

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