Il prezzo della benzina sale ancora. Il pieno arriva a 1,42 euro al litro

È durata due giorni la tregua dei prezzi del carburante. Ieri i nuovi rialzi, con la Erg che ha aumentato di un centesimo i prezzi di riferimento della benzina e del diesel, portandoli rispettivamente a 1,418 euro al litro e 1,244.
La Q8, a propria volta, ha aggiunto 1,4 centesimi su entrambi i prodotti che hanno toccato quota 1,424 (il prezzo più alto praticato) e 1,254 euro al litro.
Infine la Shell che, con un aggiustamento di 0,2 centesimi del prezzo della verde, è arrivata a 1,424 euro, eguagliando il primato della Q8. Il suo gasolio invece è stato venduto a 1,254 euro, con un rialzo di 0,5 centesimi.
Ferme le altre compagnie, tutte sopra quota 1,4 euro: Agip, Api-Ip e Tamoil. La Esso continua a presentare i prezzi più bassi dei listini "italiani: 1,407 euro per la benzina e 1,231 per il diesel.
Lo sfondamento di quota 1,42 euro ha riacceso il confronto sul prezzo del carburante iniziato prima delle vacanze pasquali tra petrolieri e associazioni dei consumatori. A parere di queste ultime, i dati resi noti dall’Istat nei giorni scorsi dimostrano che «i continui rialzi della benzina hanno già innescato un meccanismo moltiplicativo sui prezzi, in particolare su tutta la merce trasportata su gomma e rischiano di scatenare pericolosissime aspettative di inflazione». Per il solo rientro dalle vacanze di Pasqua, sostiene il Codacons, la sovrattassa aggiuntiva sarebbe stata di 19 milioni dì euro».
Ma le compagnie non ci stanno, respingono tutte le accuse e si giustificano con gli aumenti del prezzo del petrolio. Ieri le quotazioni sono rimaste sostenute, con il barile che ha sfiorato gli 87 dollari a New York, dopo i segnali confortanti sulle prospettive di ripresa degli Usa. Nonostante le polemiche, restano aperti gli approfondimenti istituzionali.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, è in attesa dei chiarimenti chiesti alle compagnie sui recenti aumenti e poi valuterà il da farsi. E le stesse compagnie, insieme con i gestori e le Regioni, dovrebbero essere convocate a giorni al ministero dello Sviluppo Economico, dove il sottosegretario con delega all’energia, Stefano Saglia, coordina il tavolo per cercare soluzioni al problema del caro-carburanti.
Resta tutto intero il problema dello «stacco» dei prezzi italiani rispetto a quelli europei, problema su cui il governo ha promesso d’intervenire con un provvedimento legislativo.
Intanto, nell’isola di Ischia la verde è arrivata a 1,5 euro al litro e il diesel 1,301. Il prezzo record è stato registrato ieri al distributore Agip di Piedimonte (Barano).
© 2010 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati
SU
- Login to post comments