Il prezzo che il Pd dovrà pagare a Marco per la "fuoriclasse" Emma

Dalla Rassegna stampa

La disponibilità - come da definizione di Pier Luigi Bersani - della "fuoriclasse" Emma Bonino a essere la candidata del Pd per la regione Lazio offre senza dubbio al maggior partito dell`opposizione la possibilità di uscire da una strada che, dopo i pasticci del caso Marrazzo, sembrava ormai semplicemente senza uscita. Perché se è vero che escludendo il presidente della provincia Nicola Zingaretti (la cui candidatura avrebbe portato in dote l`alleanza con l`Udc) non c`era nessuno degli uomini del Pd che dopo i guai del governatore uscente fosse capace di convincere gli elettori di centrosinistra a votare ancora per i democratici. Ecco, visti i sondaggi che circolano in questi giorni nella sede del Pd di Largo del Nazareno (che danno Emma Bonino in vantaggio di due punti rispetto a Renata Polverini), i dirigenti del Partito democratico sanno che Bonino potrebbe essere la carta giusta per evitare che il centrosinistra perda la regione che guida dal 2005. Ma per la candidatura dell`ex commissario dell`Unione europea ci potrebbe essere un piccolo prezzo politico che il Pd dovrà pagare. In sostanza, è più che probabile che in molte regioni d`Italia tra Radicali e democratici si riesca a lavorare su un "fronte comune". Laddove per fronte comune si intende più o meno quanto segue. Ovvero che in quelle regioni in cui le complicate leggi elettorali prevedono una soglia di sbarramento particolarmente bassa, il Pd potrebbe accettare di coalizzarsi coi Radicali e riservare così loro preziosi posti nei listini collegati ai governatori e di conseguenza poi nei vari consigli regionali, a costo di sacrificare dirigenti democratici. Questo vale in particolare per la Lombardia, la Campania, il Lazio, il Piemonte, l`Umbria (dove la soglia di sbarramento per le coalizioni è attorno all`1,5 per cento); in caso di successi clamorosi il ragionamento potrebbe valere anche per Puglia, Toscana e Calabria (dove invece le asticelle partono dal 4 per cento). Tra gli altri temi di cui si discuterà oggi per definire gli accordi tra Radicali e democratici vi sarà il ruolo che il partito guidato dal segretario Mario Staderini avrà nelle zone più a rischio per il Pd. Bersani chiederà a Pannella, Bonino e Staderini di dare una mano con candidati il più possibile pesanti, cioè capaci di sottrarre voti al centrodestra, in quelle regioni dove i democratici sono in difficoltà, ma il risultato finale è in bilico. Dopo la candidatura in Toscana del fotografo Oliviero Toscani, i Radicali sono dunque pronti a presentarsi in altre regioni. Un nome che circola in queste ore è quello di Maurizio Bolognetti (membro della direzione nazionale di Radicali italiani) in Basilicata e Staderini confessa che per quanto riguarda Veneto o Campania i Radicali avrebbero un sogno mica da poco. "Se si riuscissero a sistemare le cose e si desse la possibilità di superare l`assurda legge che lo rende oggi ineleggibile alle amministrative per aver distribuito un po` di cannabis in piazza, noi saremmo decisamente tentati di candidare Marco Pannella in una di queste regioni". "Al di là comunque dei singoli accordi ha ricordato poi Staderini durante il comitato nazionale di radicali Italiani - credo che se i democratici cogliessero l`opportunità della candidatura di Emma si realizzerebbe una rivoluzione sia per loro sia per noi. Si aprirebbe in sostanza una nuova fase che potrebbe far crescere concretamente l`intero centrosinistra". Pur tra le sfumature differenti che caratterizzano i due leader storici (Pannella più alternativo al Pd, Bonino più vicina), il discorso di Staderini rientra all`interno di una partita che i Radicali giocano da mesi: lavorare per diventare una forza capace di aggregare le realtà di sinistra rimaste fuori dal Parlamento - quasi come se fosse una sorta di versione liberale della Linke tedesca. Forze dunque come i socialisti, i verdi e alcune tra le tante rifondazioni comuniste sparpagliate qua e là in giro per l`Italia, che - anche per la gioia del malandato Pd -Pannella, Bonino e Staderini potrebbero già tentare di rimettere insieme prima delle regionali.

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